Bruno, l’Angelo in moto che aiuta anziani e disabili: «Le mie ruote per loro»

Battocchio, imprenditore di 65 anni, porta a Montebelluna l’associazione benefica Angeli in moto: «Consegniamo medicinali e regaliamo un sorriso con un viaggio»

Enzo Favero
Bruno Battocchio porta a Montebelluna gli Angeli in moto
Bruno Battocchio porta a Montebelluna gli Angeli in moto

Consegnano a domicilio medicine e altri beni di prima necessità, partecipano a iniziative di volontariato, portano in giro persone con disabilità. Sono gli Angeli in moto, associazione nata a Roma nel 2015 su iniziativa di una dottoressa con la passione per le due ruote, Maria Sara Feliciangeli, presente in metà delle province italiane e ora dal Montebellunese parte l’input per formare una sezione di Angeli in moto anche nel Trevigiano.

L’iniziativa parte da Bruno Battocchio, 65enne imprenditore nel settore del cartongesso, appassionato di moto, tanto che ne ha ben sette, dopo essersi a lungo destreggiato con gli ultraleggeri e i deltaplani.

La missione

«Sono diventato un Angelo in moto un paio di mesi fa grazie a Simone e a Giuseppe Girgenti, due centauri di Biadene, che mi hanno fatto conoscere questa associazione e ho ritenuto valido quello che facevano – racconta Bruno Battocchio – ma ho dovuto associarmi alla sezione di Vicenza perché a Treviso non esiste, ma vedremo di costituirne una anche noi. I motociclisti trevigiani sono tanti e con un po’ di buona volontà riusciremo a costituire la nostra sezione di Angeli in moto e organizzare iniziative a nostra volta».

Per fare cosa? «Iniziative di solidarietà e di volontariato, a cominciare dalla consegna di medicinali a domicilio – racconta – la presenza degli Angeli in moto è stata importante soprattutto nel periodo della pandemia, quando le persone non potevano muoversi da casa e avevano bisogno di medicinali e provvedeva l’associazione a consegnarli. Tutto quello che facciamo è per beneficenza e gratuitamente, non chiediamo alcun rimborso spese».

I corsi

Ha già fatto questo tipo di consegne? «No, prima devo frequentare dei corsi di formazione per avere il patentino per questo tipo di consegne e l’attrezzatura adatta: l’attrezzatura, come la borsa termica, frequenterò i corsi di formazione e poi potrò anche fare queste consegne in caso di necessità».

E finora? «Ad esempio assieme agli amici di Vicenza abbiamo portato una quindicina di ipovedenti a fare un giro in moto, li abbiamo portati a Rango, in provincia di Trento, è andata benissimo e tutti sono rimasti contenti per come è andata la giornata». In provincia di Treviso ci sono tanti centauri ma a quanto pare ben pochi Angeli in moto. «È vero, tranne noi tre non c’è nessun altro né nel Trevigiano e neppure nel Bellunese ed è un peccato, per questo voglio lanciare un appello ai miei colleghi centauri per costituire una nostra sezione, si tratta di organizzarci, di avere una persona che curi le pratiche, faccia il lavoro organizzativo ma val la pena di provare perché è un’attività benefica».

Ali e ruote

Volontariato solidale che Bruno Battocchio svolgeva anche quando più che in strada su due ruote preferiva, fino a cinque anni fa, librarsi in volo col suo deltaplano a motore, tanto che era andato anche in Rwanda, in una missione, a insegnare a volare in deltaplano per rendere agevole spostarsi di missione in missione e portare medicinali in mezzo alla giungla coi due deltaplani che avevano poi donato lui e i suoi colleghi. 

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