Festeggiano la maturità all’isola di Pag: sette studenti di Mogliano tornano a casa positivi

I giovani di 19 anni hanno fatto il test a inizio agosto. Sono in isolamento assieme alle loro famiglie e i contatti stretti

MOGLIANO. Vanno a festeggiare la maturità all’isola di Pag in Croazia e finiscono in quarantena, assieme alla famiglia. Alcuni ex studenti del Liceo Berto, quasi tutti della stessa classe, sono risultati positivi al Coronavirus dopo aver trascorso una vacanza nell’isola della movida. Anche un gruppetto di trevigiani, dunque, si aggiunge al lungo elenco di diciottenni italiani contagiati all’estero durante le vacanze.

L’isola di Pag da anni è una delle mete preferite, tra i giovanissimi, perché affianca al mare cristallino un’intensa vita notturna, fatta di locali, party sulla spiaggia, superstar della consolle, incontri con altri coetanei. Quest’anno la meta balneare, nota anche come l’Ibiza dell’Adriatico, sembra essersi trasformata in un vero e proprio focolaio di Coronavirus. Anche l’avventura estiva dei moglianesi infatti è stata da subito caratterizzata dai timori e dalle apprensioni di aver contratto il virus.

«Avevamo prenotato il viaggio a settembre dell’anno scorso» racconta uno dei neodiplomati, attualmente in quarantena «e siamo partiti a fine luglio. Siamo tornati il 31 e a inizio agosto abbiamo effettuato per precauzione i test, è stata una nostra decisione spontanea. Tornando dall’estero non volevamo sottovalutare la situazione, prima di incontrare amici, abbiamo voluto essere sicuri. La nostra comitiva era di otto persone, tutti ragazzi».

Attualmente sono sette i giovani, tutti classe 2001, che sono risultati positivi al Coronavirus. Cinque di loro provengono dalla stessa classe del liceo scientifico Giuseppe Berto di Mogliano e si erano diplomati da poche settimane, a fine giugno. Risultano contagiati anche un giocatore del Mogliano Rugby, compagno di scuola, e una ragazza. Con loro sono finiti in quarantena (isolamento precauzionale) anche i parenti più stretti. I genitori preferiscono non commentare l’accaduto, ma la vicenda è ormai molto chiacchierata in città.

E poi ci pensano i social: «Maturità ci hai portato positività» scherza uno dei cinque, postando le foto della vacanza sul profilo instagram. Tramonti in spiaggia, bevute e serate di festa, sempre senza mascherina. Un altro amico sceglie di citare Vasco Rossi: «Sì facciamo bene perché, oggi siamo vivi, domani chi lo sa?». Metti l’esuberanza di centinaia ragazzi in una località di mare puntellata di locali, bar e discoteche, l’occasione speciale della maturità.

C’era un’atmosfera disinvolta mentre eravate a Pag? «Di certo non c’erano tutte le attenzioni che ci sono qui» sintetizza l’intervistato «nel nostro caso è andato tutto bene, siamo tutti asintomatici, attendiamo la fine della quarantena per il 21 di agosto». Questa vicenda, del tutto simile a tante storie in altre zone della regione (e fuori), fa emergere un risvolto particolare. Non si può non notare infatti come la scoperta del nuovo “mini” focolaio moglianese sia subordinata alla decisione spontanea di sottoporsi al test. La Croazia è ancora oggi, per chi risiede in Veneto, uno dei paesi dal quale è possibile rientrare senza alcun controllo obbligatorio (come avviene per Romania e Bulgaria).

«Alcuni di noi hanno effettuato il test a pagamento» racconta uno dei giovani contagiati «altri poi lo hanno potuto fare gratuitamente». Stando ai protocolli del servizio di Epidemiologia e Prevenzione dell’Usl 2 di Treviso, in assenza di precise sintomatologie o contatti sospetti, il tampone non era obbligatorio. Lo è certamente diventato dopo l’esito positivo dei primi test. Con 9 positivi su 28 mila abitanti (ai 7 giovani si aggiunge un caso in rsa e un trentenne in isolamento domiciliare) il miraggio del Covid-free per il principale comune della Marca sud sembra ancora distante, anzi, i numeri sono simili a quelli dei primi di marzo, agli albori della pandemia.

Finiscono in quarantena domiciliare, in pieno agosto, altre 21 persone, e altre 9 risultano in quarantena per rientro dall’estero (senza tampone). 



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