Stazione, bus tra il degrado e Mom costretta ai movieri

Il trasloco delle fermate Mom sotto il cavalcavia vicino alla stazione continua a creare disagi: spazio ridotto, assenza di pensiline e panchine, traffico congestionato e rifiuti ovunque

Federico De Wolanski
Utenti in attesa sotto la pioggia tra le immondizie
Utenti in attesa sotto la pioggia tra le immondizie

Continua a non funzionare il trasloco delle fermate dei bus sotto il cavalcavia nei pressi della stazione. Lo spostamento in quella piccola area di ben sette linee della Mom continua a dimostrarsi una soluzione mal fatta e mal gestita. Impresentabile, per un capoluogo, come pure per un servizio pubblico che già dalla prossima settimana vedrà aumentare i carichi di lavoro ed oggi vede, nel suo snodo centrale, viaggiatori costretti a sedersi a terra per aspettare il bus, turisti appoggiati alle valigie a tu per tu anche coi bidoni dell’immondizia.

Correzioni di minima

Dopo il report fatto tre giorni fa dal nostro giornale, evidenziando problemi e criticità della soluzione adottata, sono state apportate solo due migliorie: è stato liberato il semaforo pedonale che era finito chiuso all’interno delle recinzioni di cantiere e di fatto impossibile da raggiungere dai pedoni per chiamare il verde sul Put (svista incredibile); sono state spostate le recinzioni per impedire che all’interno dell’area di fermata dei bus sostassero “al volo” anche le auto.

Per il resto poco o nulla. Mom ha aggiunto dei foglietti appesi alla recinzione con gli orari dei bus che il giorno prima non aveva messo. Ma in quella piccola ansa resta il fatto che tutte le corse in transito si rifacciano ad unica palina di fermata.

Per il resto la realtà è sotto gli occhi di tutti: nello slargo riservato ai bus continuano a fermare anche i bus turistici, che come le auto non hanno altre aree dedicate al carico e allo carico dei propri viaggiatori; nello spazio dedicato alle sei fermate non c’è una panchina di appoggio né una pensilina in grado di riparare da pioggia o sole. Ai pendolari o viaggiatori non resta altro da fare che attendere sotto il cavalcavia, dove non è stato nemmeno prevista una pulizia.

Immondizia e degrado

Chi oggi aspetta il bus si vede costretto a stare a contato coi bidoni dell’immondizia del bar della stazione, che non ha altro posto per esporre i bidoni per la raccolta (ieri mattina sacchi di plastica straripanti), o spostarsi tra i piloni del cavalcavia dove il park-bici è circondato da carta, bottiglie, plastiche buttate dentro e fuori la recinzione.

E poi ci sono i problemi pratici di un trasloco temporaneo fatto per un cantiere (il rifacimento delle piazzole di sosta) che ad oggi non ha mosso un dito. Mom, che da inizio settimana sta avendo a che fare con le ristrettezze della soluzione adottata da Comune e Rfi, ieri è stata costretta a mettere in campo dei dipendenti come movieri per evitare incidenti, problemi alla circolazione delle corriere e pure delle auto visto che vari mezzi, non trovando spazio, si vedevano costretti a sostare in strada. —

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso