«Fede, la tua morte un dolore per tutti»
Caerano. Il vicesindaco si fa portavoce della comunità sconvolta per la scomparsa della ventenne nell’incidente di venerdì

CAERANO. La tragica scomparsa di Federica Brollo, la ragazza di 20 anni deceduta all’alba di venerdì in un incidente stradale, spinge il vicesindaco di Caerano, Simone Botti, a lanciare un appello ai giovani. «La morte di una ventenne è tragedia e una sconfitta per l’intero paese», afferma il vicesindaco, «Non avremmo voluto assistere a simili fatti e non vorremmo più assistervi in futuro, per questo mi sento di lanciare un monito ai giovani: apprezzate la vita e fate di tutto per preservarla, siate prudenti». Il paese di Caerano è ancora sotto shock per quanto accaduto all’alba di venerdì a San Vito di Altivole, ai mercatini di Natale sabato non si parlava d’altro. Tutti a Caerano conoscono i Brollo, imprenditori nella elettromeccanica, e tanti conoscevano quella ragazza che dopo il liceo aveva iniziato l’università. «Federica», prosegue Simone Botti, «era una ragazza impegnata nello sport, nella vita, nello studio. La sua morte è stata una tragedia per la famiglia, ma anche per tutta la comunità. In questo momento in cui si fanno tante ipotesi a noi amministratori compete s il silenzio, un silenzio che desidera la famiglia, attorniata in questi tristi giorni dagli amici più cari». Il pensiero del vicesindaco va anche a Francesco Zilio, il ragazzo di Federica, che venerdì mattina era alla guida del pick up uscito di strada e che è formalmente indagato dalla Procura. «Anche lui sta vivendo la sua disperazione», dice Simone Botti, «tornare da una festa e trovarsi in ospedale e poi in obitorio dove c’era il corpo della sua ragazza deve essere stato tremendo. È un ragazzo che ora deve gestire tutto quello che verrà». I funerali di Federica Brollo, che ha donato gli organi, non sono stati ancora fissati, probabilmente oggi sarà rilasciato il nulla osta per la sepoltura da parte della autorità giudiziaria e i genitori, che attendevano il ritorno di Francesca, la sorella di Federica, lontana per motivi di studio, potranno stabilire la data della funzione funebre. Che attendono in tanti per dare l’ultimo saluto alla ventenne. La attendono le ragazze del nuoto sincronizzato della squadra di Montebelluna, di cui Federica aveva fatto parte alcuni anni fa, la attendono gli amici della piscina “Chiara Giavi” che era tornata a frequentare, la attendono le amiche e gli amici del bar “Ci ritorno” di S. Vito di Altivole dove Federica lavorava part time, la attende la gente di Caerano. E si attendono i risultati degli accertamenti fatti dalla polstrada per chiarire la dinamica di quel tragico incidente avvenuto all’alba di venerdì. Certo è che si è trattato di una uscita autonoma di strada del pick up Mitsubishi, lungo un rettilineo, cosa l’abbia causata lo potranno dire Francesco Zilio quando sarà sentito dall’autorità giudiziaria e i rilievi che hanno eseguito in via Mure gli agenti della polstrada venerdì all’alba.
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