«Fate entrare i cani in ospedale»

VOLPAGO DEL MONTELLO. L’associazione volpaghese “Angeli con la Coda” si appella al presidente della regione Luca Zaia, ai servizi sanitari e socio assistenziali regionali nonché all’Usl 8 di Asolo perché i malati gravi possano avere la visita in ospedale dei loro amici a quattro zampe. Il gruppo, guidato dall’educatore cinofilo Antonio Scalise, parte dal caso della signora Franca, una sua associata malata di cancro che ha potuto rincontrare la sua cagnolina Briciola , con cui viveva da sola fino al ricovero, l’1 ottobre scendendo in carrozzina nel cortile dell’ospedale di Montebelluna grazie a un accordo con il personale del nosocomio. «La nostra richiesta era di fare entrare il cane nel reparto magari attrezzando un’area» informa Scalise. «Questo perché così queste visite possano avvenire anche inverno o in situazioni che non permettano di avere nessun’altra possibilità di contatto», prosegue il presidente dell’associazione di volontariato che svolge da tempo corsi di educazione cinofila nel suo “parco giochi a sei zampe” a Volpago e anche presso scuole e le case di riposo di Selva e Montebelluna con grande apprezzamento di istituzioni e cittadini. «La burocrazia spesso fa da barriera e ostacola alcuni gesti d’amore precludendone così il benessere psicologico ed emotivo a discapito proprio di chi sta veramente soffrendo», scrive l’associazione nella lettera spedita per posta elettronica in questi giorni. I volontari di “Angeli con la Coda”sono pronti a collaborare con le istituzioni, da cui hanno già avuto riposte positive, per realizzare quet’iniziativa. I volontari sperano che la visita di Briciola a Franca sia l’ inizio di una nuova prassi che porti ad essere una cosa normale, il fatto di poter stringere tra le braccia il proprio amico a quattro zampe da parte dei ricoverati per lungo periodo o in gravi condizioni.
Gino Zangrando
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