Farra è un paese in lutto «Se n’è andato un angelo»

Il padre, Michele Andreola, è un noto imprenditore. Attivo nel volontariato fa parte della commissione comunale per il commercio e le attività produttive

FARRA DI SOLIGO

Decisa e determinata, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Martina Andreola amava la vita e, dopo tanti sacrifici scolastici e sportivi, la lascia avendone attraversato solo una stagione. Per questo la comunità di Farra di Soligo è letteralmente sconvolta dalla morte della 22enne di via Rialto, figlia di Michele Andreola e Natalia Girardi e sorella dei più piccoli Davide e Aurora. Proprio Andreola e Girardi sono cognomi particolarmente diffusi a Farra di Soligo e le famiglie dei nonni sono tra le più conosciute del paese. Michele Andreola, perito industriale e imprenditore nel campo della robotica e della automazione industriale, nonostante la giovane età è una vera e propria istituzione del volontariato locale, del mondo parrocchiale in particolare. Grande appassionato di montagna ed istruttore di sci alpinismo con il Cai "Velio Soldan" di Pieve di Soligo, Michele Andreola aveva fatto parte della commissione parrocchiale per gli affari economici durante la ristrutturazione della canonica di Farra di Soligo ed era stato tra i fautori del lancio del nuovo centro parrocchiale dedicato al Papa Albino Luciani. In tal senso, è stato anche il vicepresidente del circolo parrocchiale "Chiara e Francesco" della Associazione Noi. Raccogliendo il testimone e la fede del papà, Martina Andreola era stata per un periodo anche catechista di un gruppo di bambini di scuola primaria. Ma la generosità e l'impegno del papà è nota anche tra gli alpini, la Pro loco di Farra e le associazioni sportive della zona. Michele Andreola, nella sua veste di imprenditore, fa tuttora parte della commissione comunale per il commercio e le attività produttive, incarico ricevuto dopo essersi candidato a consigliere comunale con la lista civica "Farra per voi". E proprio il sindaco di Farra di Soligo, Giuseppe Nardi, è stato il primo del paese a venire a conoscenza del tragico incidente avvenuto a Fanzolo di Vedelago all'alba. «Non ho parole - commenta Nardi, anche lui padre di due adolescenti - Non ci sono parole per commentare il dolore di fronte ad una giovane vita spezzata». Scosso anche Gimmi Tormena, capogruppo di "Farra per voi", che aveva incontrato Martina e i genitori sabato scorso. Profonda commozione anche nel presidio de "La nostra famiglia" di Pieve di Soligo, dove Martina Andreola operava come istruttrice di nuoto e nei corsi di acquagym della piscina interna. Da poco, inoltre, aveva ripreso a nuotare con i master, il gruppo amatoriale della Viribus Unitis, la società di nuoto che gestisce gli impianti di via Montegrappa. «Martina era una ragazza coinvolgente e trascinatrice, sempre la prima a mettersi in gioco con determinazione - commenta il presidente Lino Boscarato - In poco più di un anno è riuscita a farsi voler bene da tutti, dai colleghi, dagli utenti e da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarla. Tutti la ricorderemo come la ragazza del sorriso, che riusciva a trasmettere subito alle persone con le quali entrava in contatto».

Glauco Zuan

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