Faram, due aziende valutano l’acquisto

GIAVERA DEL MONTELLO. Con i libri in tribunale, sembrano ben limitata la salvezza della Faram, azienda di mobili per ufficio fondata da Uberto Bacilieri e poi passata al gruppo Mio Dino di Portogruaro. Pare ci siano, sì, due interessi d'acquisto, uno da parte di un fondo inglese, l'altro da parte di un'azienda italiana. Ma intanto sarà nominato un curatore dal tribunale che valuterà le proposte. Da tempo la Faram, che ha due unità produttive, a Giavera e a Spresiano, era in grosse difficoltà, legate alla crisi del mobile e alla crisi di liquidità del gruppo. Tanto che qualche mese fa per un periodo i dipendenti avevano incrociato le braccia perché non arrivavano i salari. Il lavoro c'era, ma mancava la liquidità e quindi stentavano ad arrivare le forniture e non venivano erogati gli stipendi. Si attendeva il via libera delle banche al piano industriale del gruppo. Ma anche dopo l'andamento non è cambiato, tanto che è stata la stessa società a portare i libri contabili in tribunale e quindi a chiedere che fosse avviata la procedura di fallimento. Interessati, tra Giavera e Spresiano, sono circa 180 dipendenti, ma mentre i lavoratori di Giavera hanno ancora un po' di respiro perché la cassa integrazione straordinaria non è terminata, per quelli di Spresiano la scadenza è ravvicinata. Oggi pomeriggio in municipio a Giavera ci sarà un incontro dei sindacati e delle Rsu con l'amministrazione comunale per fare il punto della situazione e vedere se ci possono essere delle vie d'uscita alternative al fallimento.
La situazione della Faram non ricade solo sulle maestranze, ma anche sui fornitori e sui terzisti, trovatisi tutti in difficoltà per il mancato pagamento delle fatture. A indurre la proprietà a portare i libri contabili in tribunale è stato il fatto che non c'era più possibilità di acquistare materie prime e quindi la produzione era destinata a cessare. Eppure Faram ha importanti commesse all'estero, soprattutto in Quatar, dove ci sono dei cantieri in attività destinati pure questi a fermarsi se non sarà trovata una soluzione che consenta almeno di completare le forniture in corso. «Altre novità per ora non mi pare ci siano» dice il sindaco Fausto Gottardo «vedremo nell'incontro di oggi se emergerà qualche spiraglio».
Faram era stata fondata nel 1957 e il simbolo del cavallino che era il logo dell'azienda fondata da Bacilieri era diventato famoso nel mondo, simbolo di quel Nordest che stava crescendo in modo esponenziale. Poi nel 2009 era entrato nella società il gruppo Mio Dino, i progetti erano di ulteriore espansione, invece la crisi del mobile ha dato un colpo di spugna a piani e progetti e indotto l'azienda a chiedere il fallimento. (e.f.)
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