Fallita la Vega Systems dalla leadership al crollo

L’azienda di Padernello ha realizzato facciate in vetro alluminio in tutto il mondo Lascia a casa quaranta operai specializzati che il sindacato cerca di ricollocare
Ferrazza Agenzia foto film padernello ditta vega systems
Ferrazza Agenzia foto film padernello ditta vega systems

PAESE. Lungo 41 anni di attività ha realizzato interventi sulle moschee in Algeria, sugli edifici di Sarajevo appena uscita dalla guerra, su immobili in Arabia Saudita, Siberia, Ucraina, Francia e Principato di Monaco, oltre che molti lavori in Italia. Non ha retto alla crisi dell'edilizia e all'esito non previsto di alcune commesse nel corso del 2014. Nei giorni scorsi il tribunale di Treviso ha dichiarato il fallimento della "Vega Systems srl", con sede in via Piemonte a Padernello, ditta leader nella realizzazione di facciate continue in vetro-alluminio e acciaio. A portare i libri in tribunale, gli stessi soci di fronte a uno stato passivo che al momento risulta attorno agli otto milioni. Quaranta i dipendenti per i quali è stato disposto il licenziamento collettivo. Si tratta di tecnici, operai e personale amministrativo che negli anni aveva maturato un particolare bagaglio di know-how in un settore, qual è quello delle facciate continue, di nicchia nel comparto dell'edilizia. Ed è proprio in virtu' di questa altissima specializzazione che soprattutto alcune figure professionali potrebbero essere reintegrate in altre realtà del settore. «Pur in un momento in cui si registrano timidi segnali di ripresa, ci sono ancora aziende che pagano pesantemente le conseguenze della crisi», spiega Massimo Civiero, Fim Cisl, che sta seguendo parte dei dipendenti. I segnali di crisi alla "Vega Systems" si sono manifestati negli ultimi mesi, dopo che già qualche anno fa era stato osservato un periodo di cassa integrazione. Con l'estate appena terminata era stata ottenuta la cassa integrazione ordinaria per tutta la forza lavoro, utilizzando l'ammortizzatore sociale solo per alcuni secondo le esigenze. Ai primi di settembre è scaduta la cassa integrazione, nei giorni scorsi il fallimento: il tribunale ha nominato come curatore Bruno Mesirca, il giudice delegato è Elena Rossi. L'udienza di verifica dello stato passivo è fissata per il 13 gennaio prossimo. A pesare sul passivo accumulato dall'azienda di facciate continue, fondata nel 1974 come ditta di serramenti in acciaio e poi in alluminio, una crisi che da anni pervade l'intero settore edile, ma anche una serie di commesse eseguite all'estero nel corso del 2014 che non sono andate come previsto per l'insorgere di alcune difficoltà impreviste durante i cantieri.

Rubina Bon

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