Fallimento Econ, quattro verso il processo

Scandalo Econ, chiusa l'inchiesta, la Procura si prepara a chiedere il giudizio per quattro amministratori. Si tratta dell'ex amministratore delegato Carlo Manfrenuzzi (ex coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale); dell'ex presidente, il veronese Ennio Cozzolotto; dell'ex consigliere Maurizio Dall'Armellina (a Conegliano coordinatore cittadino di Alleanza di Centro) e dell'ex amministratore Giuseppe Caronna.
Chiusa, dopo oltre un anno di indagini, l'inchiesta sul crac Econ. La società coneglianese di raccolta e smaltimento rifiuti era finita nel mirino della Procura per una presunta manipolazione dei bilanci e per altre operazioni finalizzate - secondo l'accusa - a far apparire prospera una società che invece versava in condizioni finanziarie disastrose.


L'obiettivo? Favorire la cessione delle quote minoritarie avvenuta nel 2008. La Procura, che si è mossa a seguito di un esposto del Comune di Conegliano contestando i reati di false comunicazioni sociali in relazione all'ipotesi di bancarotta, ha dunque chiuso ora gli accertamenti.


Quattro le persone che restano iscritte nel registro degli indagati. Si tratta dell'ex amministratore delegato di Econ
Carlo Manfrenuzzi
(ex coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale); dell'ex presidente, il veronese
Ennio Cozzolotto
; dell'ex consigliere
Maurizio Dall'Armellina
(a Conegliano coordinatore cittadino di Alleanza di Centro) e dell'ex amministratore
Giuseppe Caronna
.


In sostanza, l'intero consiglio di amministrazione della società coneglianese.


Stralciata, invece, la posizione dei sindaci
Luca Biancolin
,
Massimo Luzio
,
Ennio Biondi
e
Arcangelo Perinotto
, che a loro volta erano stati indagati dalla Procura in quanto non avrebbero fatto i controlli sulle operazioni societarie.


L'inchiesta su Econ, dopo una proroga indagini risalente allo scorso aprile, è arrivata dunque al capolinea anche se ora gli avvocati presenteranno le memorie difensive che potrebbero ancora cambiare le posizioni degli indagati principali.


Il caso Econ esplode dopo la presentazione in Procura di un esposto del Comune di Conegliano, firmato dall'avvocato
Massimo Malvestio
, in cui si ipotizzano gravi irregolarità gestionali legate al passaggio delle quote minoritarie.


Econ era inzialmente controllata al 60% da Conegliano Servizi (e quindi dal Comune) e al 40% dal socio privato Aspica; nel 2008 la quota di minoranza è passata a Savno (controllata a sua volta dal Cit).


E qui sta il problema: per permettere questa acquisizione sarebbero state commesse le violazioni contestate. In particolare sarebbero stati manipolati i bilanci e assunti appalti nonostante una situazione finanziaria disastrosa della società, con un buco successivamente accertato di ben un milione 400 mila euro.


Econ sarebbe stata presentata in perfetta salute per favorire la cessione delle quote, tanto che all'esposto del Comune di Conegliano si è aggiunta la denuncia per truffa di Savno che ha appunto acquisito il 40% del capitale.


L'avvocato
Carlo Broli
, che assiste Manfrenuzzi, attende ora di esaminare gli atti di indagine. Fin dall'inizio aveva però respinto con forza tutte le contestazioni formulate dal sostituto procuratore
Antonio De Lorenz
i: «L'ipotesi secondo cui noi eravamo al soldo dei privati è semplicemente ridicola, lo dimostreremo», aveva assicurato. E ora, come i colleghi degli altri tre indagati, sta preprando la memoria difensiva.


Carlo Manfrenuzzi, da parte sua, aveva auspicato accertamenti a 360 gradi chiamando in causa gli amministratori che avevano voluto fondare la società e poi tenerla in piedi.

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