Fa causa all’azienda: rovinato dai debiti

di Serena Gasparoni
MONTEBELLUNA
È indebitato fino al collo dopo aver fatto causa all’azienda per cui lavorava per ottenere le provvigioni ancora dovute e l’indennità di fine rapporto. E da oltre 4 anni attende una sentenza che gli possa rendere giustizia. È l’odissea giudiziaria di Federico Sibille, titolare, ancora per poco, della Advert Sife snc. Da anni attende di sapere se otterrà o meno i 250 mila euro che gli sono ancora dovuti. La vicenda giudiziaria ha inizio nel 2007 quando Sibille decide di fare causa all’azienda per cui lavorava come agente di commercio tramite la società di cui è titolare. L’impresa“mandante” ha sede legale a Montebelluna e si occupa della vendita di spazi pubblicitari in tutto il territorio italiano. Sibille, titolare della Advert Sife Snc, dal 2001 si occupava per conto di questa impresa della zona del nord Italia tramite 4 uffici, che facevano parte della sua società, a Torino, Desenzano, Genova e Milano. Quando però l’azienda di Montebelluna decise improvvisamente di ridurgli la zona (fatto che avrebbe comportato la conseguente riduzione del fatturato del 50%), Sibille decise di chiudere il contratto di lavoro per giusta casa e di portare la vicenda in tribunale per ottenere almeno le provvigioni non ancora versate e l’indennità di fine rapporto, in tutto esattamente 254.928,98 euro. Nel frattempo fu costretto a chiudere i 4 uffici e a liquidare i dipendenti, 15 in tutto «Un’operazione ovviamente molto onerosa in cui ho dovuto investire tutti i miei risparmi, arrivando a chiedere prestiti_ spiega Sibille_ Una vicenda per la quale sto ancora pagando gli importi che sono riuscito a rateizzare». A questo punto è iniziata l’odissea giudiziaria di Sibille, assistito dall’avvocato Federico Robazza. In più di quattro anni dall’atto di citazione il fascicolo è passato ormai per le mani di quattro giudici diversi, in tutto sono state celebrate 9 udienze e la prossima, quella che secondo il codice di rito dovrebbe essere l’ultima, durante la quale verranno precisate le conclusioni, è stata fissata tra due anni, il 20 settembre 2013. Sibille dopo questa vicenda ha dovuto rivedere radicalmente la sua vita, ora si augura solo di giungere presto a una sentenza «E’ la prima volta che ho a che fare con problemi di questo genere e mai avrei pensato che i tempi della giustizia fossero così lunghi. Ora non resta altro che attendere la prossima udienza e sperare che il giudice emetta finalmente una sentenza per sapere se ho diritto o meno a quei soldi, che potrebbero finalmente darmi una boccata di ossigeno». Appuntamento al 2013.
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