L’ex boss della mala ai giardini di S. Andrea diventa un caso
Giampaolo Manca stasera, 20 agosto, racconterà la sua storia dal vivo. L’amministrazione: «Non c’è il patrocinio del Comune»

«Sile Garden è un progetto che ci permette di valorizzare i Giardini di Sant’Andrea, un luogo della Città che merita di essere riempito di musica, cultura e bellezza. È un invito a vivere il centro storico immersi nella natura e accompagnati da proposte artistiche di altissimo livello».
Era il 5 giugno 2025, e così parlava il sindaco Mario Conte in merito al programma di eventi che avrebbe riempito, nelle settimane successive, i Giardini di Sant’Andrea, luogo simbolo della rinascita del centro storico.
Parole che qualcuno si è ricordato, ieri, 19 agosto, quando nelle chat dei trevigiani ha iniziato a circolare l’appuntamento di questa sera: Giampaolo Manca, ex della mala del Brenta, 71 anni di cui più della metà trascorsi in carcere, racconterà dal vivo la sua storia. Un percorso di redenzione (l’uomo ha scontato la sua pena) ma anche un passato difficilmente dimenticabile, peraltro evidenziato dallo stesso Manca sul proprio sito ufficiale: «Sono stato un membro di spicco della Mala del Brenta», «Eravamo avidi e senza scrupoli. Diventammo ricchissimi in poco tempo, disposti a tutto per i soldi», «In questo contesto partecipai al triplice omicidio di fratelli Maurizio e Massimo Rizzi e del loro cugino Gianfranco Padovan».
La polemica
Qualcuno ci ha scherzato su, ricordando gli intenti della rassegna Sile Garden: «Buona estate culturale trevigiana a tutti!», linkando un intervento di Manca alla Zanzara su Radio24, in cui l’ex della mala rivela di aver rubato dei quadri di Picasso alla Fondazione Peggy Guggenheim: «L’ho confessato perché è andato in prescrizione, sennò mica lo raccontavo».
Dal canto suo, il Comune ha fatto sapere, in fretta, che l’evento di questa sera con Manca non gode del suo patrocinio, a differenza degli altri spettacoli in agenda. L’evento con l’ex boss della mala, che sarà presente di persona, non era inserito nel cartellone condiviso con l’amministrazione comunale. La direzione artistica del festival ha scelto di farlo, ma non ha, pertanto, il patrocinio del Comune di Treviso. —
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