Eredita una casa con giardino Ci fa una serra per la marijuana

Blitz dei carabinieri: in manette Michele Migotto, 47 anni, autotrasportatore e «coltivatore diretto» Dentro l’abitazione ai confini del capoluogo c’erano 20 piante e sacchetti di erba già pronta all’uso
Di Federico De Wolanski

Professione spedizioniere, autotrasportatore in proprio consede a Santa Maria del Sile, secondo lavoro: coltivatore diretto di marijuana. Per la sua passione (remunerativa) Michele Migotto, 47 anni, trevigiano, aveva deciso di utilizzare la vecchia abitazione lasciatagli in eredità da un parente. Una vecchia casa con un pezzetto di verde nei dintorni di Quinto di Treviso che l’uomo, nel tempo, aveva trasformato in una serra per la coltivazione e l’essiccazione delle piante di marijuana.

Quando i carabinieri sono entrati nella casa l’odore dei fiori e della resina era fortissimo. Dentro, tra quelle esposte al sole del terrazzino e quelle già tagliate ed appese ai muri per seccare c’erano circa 20 piante di marijuana. Una volta preparate e sminuzzate a dovere, separando foglie e fiori, avrebbero potuto assicurare erba per mesi o per tanti, a seconda del fatto che Migotto volesse fumarla o venderla.

I quantitativi scoperti dai carabinieri fanno propendere le indagini su questa seconda ipotesi, avvalorata dal fatto che i militari siano arrivati a lui seguendo la pista aperta da altre operazioni antidroga precedenti.

Migotto è stato fermato a bordo della sua macchina giovedì notte dai carabinieri di Zero Branco. Addosso aveva un contenitore con alcune foglie d’erba e oltre 750 euro in contanti nel portafogli. Da lì è partita la perquisizione nella casa, non quella di Santa Maria del Sile, a Treviso, ma in quella alla periferia della città, già identificata dai sopralluoghi in borghese effettuati dai militari che indagavano sulla rete di spaccio di erba.

A puntare la vecchia casa sia i movimenti sospetti intercettati nei giorni scorsi, sia la presenza di alcune piante sospette che spuntavano dal terrazzo perchè posizionate superficialmente dallo stesso Migotto, convinto di essere un insospettabile.

Davanti ai quantitativi, alle piante, ai pacchetti è scattato immediatamente il provvedimento di arresto da parte dei carabinieri che hanno condotto Migotto in caserma e da lì lo hanno messo a disposizione del giudice che l’ha rimesso in libertà in attesa di provvedimenti successivi. L’accusa è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Dentro l’abitazione i militari hanno trovato anche materiale utile a dividere e tritare le foglie, contenitori utilizzati per dividere le diverse tipologie di marijuana che il trasportatore trevigiano aveva deciso di coltivare. Le piante, alcune delle quali alte oltre un metro e mezzo, sono state sequestrate dai carabinieri con tutta l’erba impacchettata e nascosta in una vecchia madia della casa. In totale, oltre alle 20 piante, nella casa c’erano altri 68 grammi.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso