Edilvi: «Piazza Meschio può passare al Comune ma basta con le cause»

I periti sono all’opera per la stima dei lavori fatti e da fare ma Pavan chiede un maggiore dialogo al sindaco Tonon

VITTORIO VENETO. Periti all’opera per stabilire quanti lavori sono stati fatti per Piazza Meschio e quanti ne restano da realizzare. Il tribunale ha nominato il suo, dopo che altrettanto ha fatto Edilvi, quindi l’assicurazione che ne gestisce la fidejussione, ed il Comune. ll passo è indispensabile, come è stato ricordato a margine della recente udienza in tribunale, per stabilire la cifra che il sindaco Roberto Tonon deve farsi scucire dalla controparte, rilevando nel contempo la proprietà della piazza. «C’è poco da determinare» interviene Diego Pavan, amministratore dell’Edilvi «la documentazione a disposizione del sindaco certifica che noi abbiamo speso più di un milione e che i lavori da fare ammontano a 400mila euro». Ma in quelle carte Tonon vuol vederci meglio, con maggiore puntualità. Vuol capire, tra l’altro, se il materiale di copertura della piazza è consono oppure non è compatibile e quindi va rimosso. Sarebbe una spesa in più. «Ritengo che ogni problema si risolverebbe più facilmente» annota Pavan «se il sindaco ed i suoi collaboratori, anziché perdere tempo e sprecare denaro, appellandosi ai tribunali, decidessero finalmente di dialogare in modo appropriato». Pavan ricorda che in un anno di amministrazione Tonon ha avuto solo un colloquio con il primo cittadino. «Io voglio dialogare per arrivare ad una soluzione, non mettere il bastone fra le ruote». Ma la proprietà di piazza Meschio? «Sono prontissimo a cederla, se me la chiedono, senza passare per palazzi della giustizia». La situazione, però, è così delicata e si trascina da così lungo tempo (ben 6 anni) che, secondo l’assessore alle finanze, Giovanni Napol, soltanto la magistratura può fare chiarezza: «Noi vogliamo restituire alla comunità di Meschio una piazza dignitosa e nei tempi più rapidi».

Francesco Dal Mas

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