Ecco la scuola di Busta era attesa da 40 anni

MONTEBELLUNA. La volontà si era quasi concretetizzata anche poco più di 20 anni fa: dare una nuova scuola materna al quartiere di Busta, ospitata da un altro ventennio nei locali della parrocchia, inadatti a fungere da moderna scuola dell'Infanzia. Ma l'arrivo dell'elettrodotto aveva mandato a monte l'operazione e il nuovo asilo era rimasto al grezzo. A causa della vicinanza dei cavi dell'alta tensione, i genitori avevano trasferito i loro figli dalla adiacente scuola elementare. Fu subito evidente che nessuno avrebbe iscritto i bambini nel nuovo asilo, ancora più vicino ai cavi della scuola elementare. Da allora sono passati più di 20 anni, sono cambiate varie amministrazioni comunali ma finalmente il quartiere di Busta, il più periferico di Montebelluna, ha la sua nuova scuola materna. Il progetto, avviato dalla precedente amministrazione, è stato terminato da quella attuale in tempo per l'avvio del nuovo anno scolastico, tanto che ha aperto i battenti giusto il 12 settembre, e domenica ci sarà l'inaugurazione ufficiale. L’asilo è stato progettato dall'architetto Luisa Fontana, la stessa progettista di piazza D'Annunzio e di via Manzoni. E presenta caretteristiche avveniristiche, non solo nelle forme. L'edificio è stato realizzato dalla Edilmontelliana di Antonio e Pietro Scandiuzzi. La scuola è sorta nell'area posta a margine di via Perer, adiacente al centro frazionale di Busta. Sono state realizzate due aule che potranno ospitare fino a 30 bambini ciascuna, ma attualmente è costituita da due sezioni di 25 scolaretti ciascuna. Oltre a queste ci sono un locale per le attività pratiche, una sala mensa e una sala per le attività speciali. L'edificio però è stato predisposto in modo da poter ospitare un'ulteriore aula, da completare solo con finiture e arredo, in caso di sovrabbondanza di iscrizioni visto il trend di crescita demografica, e un locale per le attività psicomotorie. La nuova materna sarà anche un edificio soggetto a monitoraggio: in questo senso l'amministrazione comunale ha infatti avviato una collaborazione con lo Iuav di Venezia. «È una scuola molto accogliente e molto colorata» ommenta Antonella Guglielmi, la dirigente scolastica dell'IC 1 di Montebelluna di cui fa parte la scuola dell'Infanzia "Arcobaleno" «Ha un'impronta completamente diversa rispetto a quella che era ospitata nei locali della parrocchia. Questa è veramente una scuola a misura di bambino». . La scuola è stata oggetto di interesse ancor prima di essere costruita, protagonista di un convegno tenuto a Vicenza nel 2010. È infatti una delle prime realtà in provincia di Treviso e in Veneto a dotarsi della certificazione internazionale "Leadership in Energy and Environmental Design", che valuta, tra gli altri, l’uso del suolo, l’utilizzo delle acque, il benessere e la salubrità degli ambienti interni, i processi innovativi nella progettazione, i materiali e l’uso delle risorse necessarie alla costruzione e alla gestione, i consumi energetici dell'edificio. Nella sua costruzione sono stati utilizzati materiali biocompatibili, il tetto è ricoperto cioè di vegetazione naturale, mentre per quanto riguarda gli impianti, si sono scelti impianti di riscaldamento con geotermia a ciclo chiuso, pannelli fotovoltaici, impianto di recupero delle acque meteoriche e dell’aria espulsa, sistema di controllo automatico del livello di illuminamento interno e della ventilazione naturale. (e.f.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso