Ecco il supermanager della sanità di Treviso: «Taglierò le liste d’attesa»

L’Usl ha nominato Paolo Patelli coordinatore dei distretti di Treviso, Asolo e Pieve «Valutaremo se le prescrizioni di medici, specialisti e pediatri sono appropriate»

TREVISO. Parola d’ordine: tagliare le liste d'attesa per dare la migliore riposta ai pazienti, senza più sgarrare con i tempi per visite ed esami. Dopo aver istituito la figura dei Cup manager per i distretti di Treviso, Asolo e Pieve, l'Usl di Marca ha individuato un super responsabile. Si tratta del dottor Paolo Patelli, 59 anni, dirigente dell'unità Attività Specialistica, che è stato da poco nominato coordinatore dei cup manager. Un'investitura che risponde alla nuova organizzazione provinciale della sanità, un ruolo strategico per ottimizzare la risposta ai bisogni di salute della popolazione.

Dal suo quartier generale a Borgo Cavalli il dottor Patelli è chiamato a supervisionare una mole incredibile di prestazioni, circa 3 milioni di visite specialistiche ambulatoriali in tutta l'Usl di Marca (escluse le analisi di laboratorio), andando a controllare se la risposta fornita rispetta gli standard oppure no. In caso contrario, si provvede ad “aggiustare” le agende, tarandole in modo più adeguato e rimodulando i posti a disposizione. Attività svolta in sinergia con i colleghi Rosanna Gozzo, Emanuela Didone' e Gabriele Gritti che costruiscono le agende di prenotazione.

«I cup manager fanno capo a me» spiega il dottor Patelli «uno dei nostri compiti è di valutare l'appropriatezza delle prescrizioni da parte di medici ospedalieri, specialisti ambulatoriali, medici di famiglia e pediatri (che nella ricetta indicano le classi di priorità e quindi le tempistiche per la visita ndr.). Al contempo dobbiamo monitorare la capacità erogativa della nostra Usl e fare i conti con le eventuali carenze di personale».

Insomma, un complesso gioco d'incastri tra domanda e offerta. Alcune criticità sono note, come emerge dall'ultimo Piano delle Performance con cui l'azienda sanitaria trevigiana fotografa lo stato dell'arte e stabilisce gli interventi di programmazione per il triennio 2018-2020.

La situazione più critica riguarda la ex Usl 7, dove le liste d'attesa si allungano a causa della difficoltà a trovare specialisti in radiologia, oculistica e dermatologia. «Indubbiamente le branche dove si adoperano attrezzature tecnologiche, ad esempio la radiologia, devono tener conto di due fattori, da una parte la disponibilità degli operatori e dall'altra i tempi tecnici per l'utilizzo degli apparecchi, talvolta complicando un po’ le cose» sottolinea il dirigente Patelli.

A Conegliano, Vittorio e Pieve di Soligo, stando al monitoraggio sulle performance aggiornato allo scorso ottobre, le visite specialistiche ambulatoriali con classe di priorità B (breve, da fare entro 10 giorni dalla prenotazione) vengono soddisfatte nell'88,36% dei casi, rimanendo al di sotto dello standard regionale fissato al 90%. Promossa invece la rete ospedaliera su base provinciale.

«Stando a quanto previsto nell'ultimo atto aziendale che detta la programmazione abbiamo individuato la figura del coordinatore dei cup manager per migliorare il servizio» sottolinea il direttore generale dell'Usl 2 Francesco Benazzi «il team è chiamato a fare da cerniera tra il territorio e l'ospedale, andando a verificare i punti di criticità dell'Usl e a intervenire per mantenere le liste di attesa dentro i parametri stabiliti. Il gruppo ha potere di decidere come strutturare la risposta e può intervenire sulle agende, ad esempio aumentando le ore del cardiologo e diminuendo quelle dello pneumologo in base alle richieste pervenute». Una continua sfida.
 

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