È morto Nascimben Uomo di cultura e pioniere Einaudi

È stato l’uomo che ha portato l’Einaudi a Treviso, nei primissimi anni 60; il dirigente editoriale di grandi casi e editrici a Milano; l’appassionato fotografo di Treviso e del Veneto; un cultore del libro e della tipografia; un grande appassionato di montagna. La città, e non solo la cultura, piangono Alberto Nascimben, scomparso lunedì a 82 anni per una grave malattia. Un uomo di cultura a 360 gradi, che l’ha diffusa in una concezione fra il missionaria e il militante (dal canto suo lui amava definirsi “ propagandista”). Fosse nella “mitica” stanza (con il parquet) sopra la pasticceria di famiglia in Calmaggiore, dove aveva varato in città la formula degli acquisti rateali e aveva fatto scoprire ad almeno due generazioni di trevigiani tutta la straordinaria portata delle collane della casa torinese; o alla direzione commerciale della Rusconi, ha sempre messo al servizio dei lettori la sua intelligenza il suo acuto spirito critico, e una capacità di osservazione non comuni. Che sapeva far valere da una posizione sempre discreta, quasi “solitaria”. Quelle che poi ispireranno la sua attività di fotografo, con l’ inseparabile Leica, grazie alla quale metteva in luce nei suoi scatti in bianco e neri le bellezze di Treviso o del paesaggio della Marca e del Veneto. Anche qui un vizio di famiglia: suo zio Aldo è stato un pilastro della fotografia e della filmografia trevigiana del 900, fondatore del Cine Club e sodale di Folco Quilici. Negli ultimi anni si era impegnato anche con la tipografia Zoppelli, ennesimo fronte dove aveva portato tutta la sue esperienza.
Fortissime le sue amicizie e i suoi legami con gli artisti e gli intellettuali trevigiani e veneti, ma anche i grandi nomi della cultura milanese.
La sua creatura – la libreria Einaudi – passò poi a Bepi Bottolo, ad Adamo Lovat e infine a Paolo Gorghetto, tuttora attivo in vicolo Rialto dal 1971.
Nascimben ha lasciato anche numerose pubblicazioni di fotografia, e le sue personali hanno animato gallerie e centri culturali del Nord Italia.
Lascia la compagna Adriana Vigneri, avvocato, docente universitario, ex parlamentare dei Ds e sottosegretario agli Interni e poi alla presidenza del consiglio dei governi Prodi e D’Alema, i figli Antonio e Francesco.
L’addio, in forma laica si terrà domani alle 16 all’obitorio di Treviso. Rito strettamente privato. —
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