È morto l’oncologo Pessa Fu medico del Ca’Foncello di Treviso

TREVISO. Una vita dedicata alla cura dei pazienti, in un reparto estremamente delicato come quello di Oncologia. Il dottor Sergio Pessa, oncologo del Ca’Foncello in pensione da qualche anno, è mancato ieri mattina all’età di 68 anni, a Villa Tomasi di Spresiano. Originario del Vittoriese, di Fregona, risiedeva da sempre a Lancenigo di Villorba. Si era laureato in Medicina all’Università degli studi di Trieste nel 1975 e dopo la specializzazione in Oncologia aveva iniziato la propria carriera al Ca’Foncello dov’era rimasto ininterrottamente fino al pensionamento, arrivato per una malattia che lo stava debilitando.

Tra le mura del reparto del nosocomio trevigiano era apprezzato e stimato, sia da colleghi che pazienti. Moltissime le testimonianze di riconoscenza ed affetto arrivate negli anni al dottor Pessa. «Un ringraziamento particolare va al professor Pessa per l’alta professionalità, umanità e dedizione con cui ha curato e guarito prima mio figlio e poi mio marito. Grazie» scriveva la signora Patrizia in un blog dedicato alle cure oncologiche.

«Era un grande professionista» ricorda il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi, «si è dedicato per tutta la vita ai suoi pazienti, li aveva nel cuore uno ad uno ed era per loro un vero e proprio punto di riferimento». Il dottor Sergio Pessa, nell’arco della sua carriera, aveva anche collaborato nella direzione scientifica del Master Counselling Psico-Oncologico e per anni era stato il consulente oncologo dell’ospedale di Oderzo. Oltre alla dedizione spassionata per il lavoro, prima della malattia, si dedicava anche allo sport, ciclismo in particolare. Appassionato cicloamatore nel 1984 vinse lo speciale campionato italiano riservato ai medici.

Tra chi con il dottor Pessa oltre al percorso lavorativo ha condiviso una grande amicizia c’è il dottor Stefano Lamon, che a nome dell’Oncologia trevigiana lo ricorda con commozione. «Abbiamo ricevuto telefonate da mezzo Veneto, lascia un enorme vuoto» dice Lamon, «era un uomo rimasto forte di fronte alle dure sfide della vita, ma capace di regalare una dolce e raffinata amicizia. Era un medico sincero, che come unico fine aveva il bene del paziente». I funerali del dottor Pessa, che lascia la moglie Patrizia, la figlia Elisa ed i fratelli Giancarlo e Alessandro, oltre ad ex colleghi e molti amici, saranno celebrati sabato, alle 11, nella chiesa di Lancenigo. Domani, alle 18 nella cappellina, la recita del rosario.




 

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