E' morto Guizzon, cognato di Tina Anselmi

CASTELFRANCO. Una forte tempra che però nulla ha potuto fare contro il Covid. Mario Guizzon è spirato sabato 6 marzo all’ospedale di Vittorio Veneto dove era ricoverato insieme alla moglie Maria Teresa Anselmi, la sorella di Tina, in condizioni serie.
Ma il fatto di essere il cognato della prima donna ministro nella storia italiana (abitavano insieme nella villetta in via dei Carpani) è solo un particolare della figura di Guizzon che ha svolto un ruolo molto importante nella vita economica di Castelfranco: era infatti a capo della segreteria della Banca Popolare di Castelfranco, una posizione chiave in quella che era considerata la cassaforte della città di Giorgione, forse non così evidente, ma decisamente strategica. Mario Guizzon aveva 87 anni: era andato in pensione poco prima che, nel 2000, la banca entrasse nell’orbita del gruppo della Banca Popolare di Vicenza, il cui destino è purtroppo noto. Un’indiscussa professionalità la sua, incarnata nello spirito alpino in cui si era formato come ufficiale.
Un autentico castellano doc, letteralmente nato all’ombra del Duomo: il padre, Fortunato Guizzon, era il sagrestano-campanaro della principale chiesa della città di Giorgione e Mario era nato in una casetta proprio sotto la torre campanaria. Poi la carriera in banca e l’incontro con Maria Teresa, che ha sposato nel 1962 e dal cui matrimonio sono nate le figlie Emanuela, Raffaela e Valeria, che gli hanno dato sei nipoti. La sua passione era la montagna: solo quindici giorni fa era salito per un’escursione sul Grappa.
Poi lunedì primo marzo il ricovero in ospedale per il Covid che in pochi giorni se l’è portato via, nonostante avesse una salute di ferro.
«Era proprio in montagna che esprimeva la sua personalità - ricorda la figlia Emanuela - era un gran brontolone, teneva dentro di sé le sue emozioni: si apriva però durante le passeggiate in quota o quando si andava a sciare insieme. Il mercoledì e il sabato era di rigore l’escursione. Una persona molto generosa, cordiale con tutti e molto discreta. E orgogliosissimo di essere un alpino».
Guizzon per qualche tempo ha fatto parte del Coro Valcanzoi. «Un grande amico - lo ricorda il dottor Attilio Corletto - era stato mio paziente per trent’anni, insieme alla moglie e alla cognata Tina. Abbiamo cominciato insieme ad andare in montagna e da allora non abbiamo più smesso: qui veniva fuori la sua cordialità».
Ma niente traspariva del suo lavoro e della sua parente così importante: «Su questo era più che riservato. Ad esempio, solo dopo che è andato in pensione e in riferimento al tracollo della Banca Popolare di Vicenza abbiamo parlato di questo argomento».
«Mario Guizzon aveva la sua personalità e la sua alta professionalità, di certo non si può dire che in qualche modo sia stato all’ombra di Tina Anselmi - dice il consigliere comunale Sebastiano Sartoretto - ho frequentato da sempre la sua famiglia: era una persona assolutamente disponibile, intraprendente, con cui si stava davvero bene insieme».
«Ci conoscevamo, anche se non approfonditamente - ricorda il sindaco Stefano Marcon - ed era sempre un piacere fare due chiacchiere insieme. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia per questa perdita».
Non è stata ancora fissata la data dei funerali: quello che è certo è che l’ultimo saluto vedrà la presenza ufficiale del gruppo Ana di Castelfranco accanto all’alpino Mario che sabato 6 marzo è andato avanti. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso