Due “tuttofare” contro la crisi della periferia

Il rilancio della città attraverso iniziative e nuove attività commerciali non passa solo per il centro storico ma anche per i suoi quartieri. E c’è chi ci ha voluto credere e i primi risultati gli stanno dando ragione. In via Ciardi 34, quasi all’angolo con viale Brigata Marca, all’incrocio strategico tra tre importanti zone, la “Ferramenta di tutto un po’” di Andrea Rachello e di Manuel Betteti , in soli 7 mesi di apertura, registra un inaspettato successo tanto che sta già pensando di trasferirsi a fine anno di qualche numero civico più in là (nella stessa via, all’angolo col semaforo) per avere uno spazio più grande.
Fuori di poco per età anagrafica dagli incentivi per le imprese giovanili, ma forti dell’esperienza maturata in oltre un decennio di lavoro nella grande distribuzione come dipendenti, dotati di una autentica passione per “la risoluzione dei problemi domestici”, con una significativa competenza maturata sul campo e prima ancora in casa fin da ragazzini coi “lavoretti”, Andrea e Manuel , hanno deciso di sfidare la crisi e di rilevare la precedente attività (sempre una ferramenta giunta all’età pensionabile ma con caratteristiche diverse), rinnovandola in toto e dando nuovo sprint. Punto di forza dell’impresa, che ne sta decretando il successo: la capacità di risolvere in tempo reale ed anche a domicilio qualsiasi rottura, manutenzione o riparazione domestica. «Una manna in tempi post crisi in cui invece che buttare o cambiare», spiegano i due titolari, «la gente ci chiede di riparare e mantenere. Forniamo servizi artigianali a 360 gradi, di qualsiasi genere, dalla riparazione della zanzariera al cambio della serratura o alla duplicazione del radiocomando, offrendo, anche in pochi metri quadri, i servizi più svariati per la manutenzione e la pulizia di casa, giardino o anche ufficio». Tra poco Andrea e Manuel sposteranno l’attività qualche metro più in là, in uno spazio più grande. Ma la loro speranza è che pian piano il quartiere possa ricominciare a vivere, grazie all’avvio di nuove attività. «Speriamo che anche le serrande qui intorno al momento chiuse riaprano presto. Nel commercio funziona molto l’effetto domino. Siamo contenti della scelta, la partenza non è stata facile tra pratiche, autorizzazioni e richieste di finanziamento, ma ora siamo contenti perché possiamo dare al cliente tutto quello che sappiamo fare. Abbiamo la soddisfazione di risolvere i piccoli problemi quotidiani della gente».
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