Due inchieste per il treno deragliato

SPRESIANO. Due inchieste, la prime è quella avviata dalla Procura di Treviso per l’ipotesi di reato di disastro ferroviario, al momento a carico di ignoti, la seconda è quella intrapresa da Rfi, come accade sempre in questi casi, per capire le cause che hanno portato al deragliamento del treno merci a Spresiano, sabato notte.
La linea è stata ripristinata solo la notte tra domenica e lunedì, poco dopo le 2, dopo che durante l’intera giornata tutti i treni provenienti da Venezia con direzione Udine si sono fermati a Treviso, mentre tutti i treni provenienti da Udine e con direzione Venezia si sono fermati a Conegliano. Il trasporto durante la giornata di domenica è stato garantito attraverso un servizio di bus sostitutivi tra Treviso e Conegliano. Grossi disagi per chi aveva deciso di trascorrere la giornata nel capoluogo. Molte le proteste dei pendolari a causa dei disagi e si è verificato anche qualche piccolo malore a causa della corsa agli autobus sostitutivi. Rfi deve ancora effettuare la conta dei danni che però si annunciano ingenti.
Risale alla serata di sabato il deragliamento di tre carri del trenomerci Piacenza-Tarvisio, della società privata Inrail, avvenuto alle 21.15, mentre il convoglio era appena partito dal binario 3 della stazione di Spresiano. Questo ha poi determinato il blocco della circolazione ferroviaria sulla linea Venezia-Udine a causa del grossissimi danni riportati dai binari. Ora la Procura di Treviso ho aperto il fascicolo di indagine: nessun nome al momento è stato iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è disastro ferroviario: al vaglio in questo momento ci sono tutte le ipotesi. Colpa del macchinista, atto doloso ma anche il pessimo stato dei binari. I tecnici dovranno capire anche capire se i carri a tre assi siano stati caricati correttamente di container. In casi del genere è infatti possibile che il mancato equilibrio dei pesi possa provocare una perdita di aderenza da parte del carro e che quindi sia possibile che in curva possa uscire dai binari. La Procura dovrà capire la causa dell’incidente ferroviario che ha comportato così tanti disagi ai pendolari e gli ingenti danni alla linea ferroviaria.
I lavori per ripristinare la linea ferroviaria sono durati fino a notte fonda. Fino alle 11 di domenica mattina i tecnici hanno dovuto spostare i carri dalla linea ferroviaria. Successivamente si è reso necessario il lungo lavoro per rimettere in sicurezza i binari e gli scambi danneggiati dal deragliamento. Un lavoro ininterrotto che ha impiegato diversi tecnici delle ferrovie dello Stato fino a notte fonda per cercare di ripristinare la linea ferroviaria in tempo per lunedì e quindi per recare meno disagi possibile ai tanti pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per recarsi a lavoro.
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