Droga, alcol e rifiuti sotto il cavalcavia Chieste le telecamere

ODERZO. Sotto i piloni del cavalcavia della tangenziale di Oderzo si aggirano personaggi che inquietano i residenti. I problema preoccupa, ed è stato sottoposto al sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera che promette telecamere e più frequenti passaggi della polizia municipale e dei carabinieri. Il cavalcavia è un enorme manufatto che permette alla tangenziale nord ovest di Oderzo di superare la ferrovia e di allontanare dalla Postumia che attraversa il centro, il traffico dei mezzi pesanti e quello di scorrimento verso Conegliano e Pordenone. Ma sotto ai piloni che sorreggono il cavalcavia hanno trovato comoda protezione persone che giungono di notte e lasciano il posto ricoperto dai rifiuti. I residenti lanciano l’allarme sicurezza: «Di notte lì c’è un via vai. Al mattino si trovano bottiglie rotte, siringhe, immondizie, perfino materassi abbandonati. I nostri ragazzi che percorrono in bici la stradina sottostante il cavalcavia per recarsi a scuola o gli impianti sportivi, non vogliono più passare di lì perché hanno paura. Chiediamo che la strada venga chiusa, in modo da scoraggiare l’arrivo notturno di auto. Ma chiediamo anche l’installazione di una telecamera ed il passaggio più frequente dei vigili e dei carabinieri». La strada non può essere chiusa perché conduce ad un deposito di attrezzature di proprietà di Veneto Strade. Ma il sindaco promette maggiori passaggi dei vigili urbani: «Darò indicazioni perché la sorveglianza da parte della polizia municipale sia più frequente, anche nelle ore notturne. So che è difficile perché quelle persone si eclissano col buio e poi ritornano. Il progetto di videosorveglianza della Provincia è in fase di completamento, faremo installare una di quelle telecamere nella zona che conduce al cavalcavia, per controllare i passaggi. La strada appartiene a Veneto Strade, informeremo del problema, però credo non sia possibile far chiudere la bretella sottostante perché è di servizio. Saranno fatti più controlli, anche in collaborazione con i carabinieri», rassicura il sindaco. Ma i genitori dei ragazzi che devono passare di lì per raggiungere Oderzo sono scettici: «Quei personaggi si allontanano e si nascondono nei campi, quando vedono avvicinarsi i lampeggianti. Poi ritornano: i nostri figli non vogliono più passare di lì da soli. Dobbiamo accompagnarli a scuola o in centro con l’auto».
Giuseppina Piovesana
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