Dopo la maxi multa arriva lo sconto alla Pro-Gest di Treviso

Stangata da 47,5 milioni dal Garante per la concorrenza, il Consiglio di Stato ora impone di rideterminare la sanzione
Fabio Poloni

Sta pagando a rate una maxi multa da 47,5 milioni di euro per aver costituito, secondo l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, un cartello con altre imprese capace di controllare illecitamente i prezzi dei prodotti.

Ora Pro-Gest spera in uno sconto sostanziale, dopo che il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente il suo ricorso, stabilendo che quella sanzione vada riquantificata. Di quanto, al momento, non è dato sapere, ma la stessa azienda di Istrana fa sapere che «per quanto riguarda l’appello contro la multa inflitta nel 2019 dall’Autorità garante per il mercato, il 22 marzo di quest’anno il Consiglio di Stato lo ha accolto limitatamente alla parte sull’entità della sanzione e ha imposto all’Agcm di rideterminarla. Al momento, il Gruppo Pro-Gest è ancora in attesa di conoscere la nuova quantificazione: ci aspettiamo di poter beneficiare di questo ricalcolo per un importo che al momento non è quantificabile».

Proprio dalla data delle sentenza, i pagamenti delle rate della multa milionaria sono stati sospesi: fino a quella data, comune, Pro-Gest aveva già pagato circa 31,9 milioni di euro, dei quali 4,7 milioni in questo primo trimestre del 2023, corrispondenti a circa il 70 per cento della sanzione complessiva. In ragione di questa sentenza e sospensione del Consiglio di Stato, dunque, Pro-Gest si aspetta «un flusso di cassa migliore rispetto alle aspettative nei prossimi mesi».

I numeri

Una boccata d’ossigeno, insomma, in un periodo in cui il mercato della carta e dei prodotti in cartone, core business del gruppo della famiglia di Bruno Zago, è in sofferenza. Fatturato sceso a 169 milioni di euro, in calo di oltre un quarto (-26%), Ebitda normalizzato sceso a 26,1 milioni di euro rispetto ai 45,1 dello stesso periodo dello scorso anno: sono numeri che fotografano un periodo difficile quelli del primo trimestre 2023 di Pro-Gest. Ora lo sconto sulla sanzione, che a Istrana si augurano consistente, potrebbe portare un po’ di sollievo.

Sanzione e ricorsi

La multa era arrivata quattro anni fa, a luglio del 2019: secondo il Garante, Pro-Gest e un’altra quindicina di aziende del settore avevano costituito un cartello per determinare i prezzi, «un’intesa volta a distorcere fortemente le dinamiche concorrenziali nel mercato». Intese «gravi e continuate», tra il 2004 e il 2017, secondo l’Autorità, che a Pro-Gest sono costate due sanzioni: una da 24,5 milioni per il settore dei fogli di carta, un’altra di poco superiore ai 23 milioni per gli imballaggi.

Il Tar del Lazio, due anni fa, ha respinto l’appello delle ricorrenti, confermando la sanzione, ma ora il Consiglio di Stato – dietro nuovo ricorso delle aziende – interviene censurando non la bontà delle accuse bensì il metodo di calcolo della sanzione, frutto di un complesso tabellario tra percentuali delle vendite e gravità delle infrazioni. Insomma, calcoli da rifare, e Pro-Gest si augura che il nuovo importo possa essere sensibilmente inferiore rispetto a quei 47,5 milioni di euro.

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