Disegnatrice d’interni di Conegliano muore a 50 anni:«Provata ogni terapia per salvarla»

Francesca Nardari lavorava alla “Woodever design”. Un anno fa la scoperta del tumore al cervello. Il marito: «È stata soprattutto una brava mamma. E amava i viaggi e conoscere altre culture»
Alessandro Viezzer
Francesca Nardari lavorava alla “Woodever design”
Francesca Nardari lavorava alla “Woodever design”

Si è spenta Francesca Nardari, 50 anni, moglie, madre affettuosa, designer d’interni di professione.

È mancata giovedì a causa di un tumore al cervello, scoperto soltanto un anno fa. Persona conosciutissima e stimata, da quando le era stata diagnosticata la malattia aveva seguito cure specifiche, quali la chemioterapia e la radioterapia, prima all’ospedale di Treviso e poi in quello di Belluno.

Così racconta il marito Ivan Tonon, scosso per la scomparsa dell’amata moglie: «In famiglia, per curarla adeguatamente, avevamo tentato pure la strada delle cure oncologiche integrative, attraverso il percorso dei sistemi omeopatici, proposti da alcuni oncologi della medicina privata, che tuttavia hanno sempre seguito molto bene mia moglie».

Francesca si è spenta all’hospice “Casa Antica Fonte” di Vittorio Veneto. Diplomata maestra d’arte all’istituto d’arte di Vittorio Veneto, in seguito diventato liceo artistico, Francesca collaborava da anni come disegnatrice d’interni alla “Woodever design” in via San Giuseppe, di proprietà del marito imprenditore, che opera da 33 anni nel settore dei mobili “bio” ed ecologici in vero legno, impresa familiare consolidata, con diversi collaboratori e con sede a Conegliano.

La professionista si era specializzata, in seguito a un corso quadriennale, anche in naturopatia, disciplina per la cura delle persone utilizzando i fiori australiani. Questa era tuttavia un’attività secondaria, che svolgeva solo per passione. Così prosegue il marito: «Mia moglie era una persona altruista, solare, con tanta voglia di vivere. Era soprattutto mamma, quasi a tempo pieno. Francesca aveva un animo buono e generoso, era d’indole disponibile con tutti. Amava i viaggi e la famiglia, che per lei era il valore più importante, prima ancora del lavoro. Attraverso i viaggi, amava studiare, informarsi e avvicinarsi alle culture di altri Paesi».

Oltre al marito Ivan Tonon, Francesca lascia i figli Riccardo e Leonardo, la mamma Maria Ester, le sorelle Liliana con Martin, Wanda, il fratello Ferdinando, con tutti gli altri parenti, compresi quelli dell’Argentina, nazione di cui la mamma è originaria.

Il funerale si terrà nella chiesa parrocchiale di San Giacomo di Veglia, lunedì 31 luglio alle ore 10. Seguirà la cremazione.

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