Disagi al poliambulatorio di Pieve di Soligo, il Comune manda la Protezione civile (e copia i cartelli di Zaia)

La giunta comunale ha deciso, d’intesa con i medici di famiglia, di inviare volontari per controllare la temperatura e ordinare le code di attesa. Potenziate anche le linee telefoniche

Francesco Dal Mas
I cartelli con i dati sugli accessi al poliambulatorio di Pieve di Soligo
I cartelli con i dati sugli accessi al poliambulatorio di Pieve di Soligo

PIEVE DI SOLIGO. «Il tempo dell’attesa è finito. Adesso basta. Agiamo d’iniziativa nostra: abbiamo inviato la Protezione civile». Il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, dice che i suoi concittadini hanno perso la pazienza per i disservizi della medicina di gruppo. E che lui, i suoi collaboratori come gli altri concittadini, hanno deciso di mobilitarsi in proprio. Ecco, dunque, che stamattina sono stati schierati due volontari della Protezione Civile all’ingresso del centro di medicina integrata accogliendo, dalle 9 alle 12, i pazienti, misurando loro la temperatura e sanificando le mani. Una dozzina i medici che vi operano.

I volontari della Protezione civile all'opera a Pieve di Soligo
I volontari della Protezione civile all'opera a Pieve di Soligo

Le difficoltà sono quelle di altri presìdi. Basti dire che l’anno scorso, come ha ricordato l’assessore Tobia Donadel, facendo il punto della situazione con i giornalisti in municipio, con tanto di cartelli giganti “copiati” al presidente della Regione Luca Zaia, il centro ha registrato 31.714 accessi e 74 mila telefonate, da parte di 18 mila pazienti. Un po’ di conti? Sono 202 telefonate al giorno, una media di 12 visite tutti i giorni dell’anno.

L’amministrazione comunale ha deciso di passare all’operatività dopo mesi di disagi e di polemiche, e – come dice il sindaco – di mancate risposte da parte delle istituzioni preposte. Una mobilitazione concordata con i medici di base, coordinati dal dottor Salvatore Cauchi. «Attenzione, la nostra è una posizione collaborativa, non di contrapposizione – precisa il sindaco -. Glielo abbiamo detto anche al direttore generale Francesco Benazzi, riconoscendo tra l’altro che nel nostro caso ci sono picchi di accessi anomali rispetto alla normale gestione della struttura e questo ha certamente complicato le cose». Oltre che alla collaborazione della Protezione civile, da oggi verranno potenziate le linee telefoniche che passeranno da 3 a 4. «L’ausilio dei volontari di Protezione civile ha già dimostrato, nelle prime ore del servizio, che, da una parte, viene sgravato il personale della struttura e, dall’altra, garantito un accesso più ordinato».

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