Dipendenti pronti a ridursi lo stipendio per salvare Grancasa

VILLORBA. Disposti a rinunciare a qualche ora pur di non perdere il posto di lavoro. I dipendenti di Grancasa chiedono risposte precise all’azienda, dopo i venti di crisi che si sono abbattuti sul parco commerciale Willorba. L’incontro tenutosi il 20 settembre con la proprietà e i Cobas, non ha infatti tranquillizzato i lavoratori, tutt’altro. L’azienda ha annunciato l’intenzione di presentare un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura del punto vendita oppure una forte riduzione del personale. «Chiediamo con forza che l’azienda si impegni nel rilancio del punto vendita con strategie volte a salvaguardare l’insediamento commerciale e di conseguenza anche l’occupazione», affermano in una nota dopo l’assemblea. «Devono essere illustrate le strategie con cui l’azienda intende affrontare la nuova situazione, anche coinvolgendo gli altri soggetti, privati e pubblici, responsabili del parco commerciale di Villorba. Perciò riteniamo insufficienti le risposte ottenute finora dai responsabili aziendali che nell’incontro si sono limitati a dire che bisogna aspettare per vedere come andranno le cose dopo la chiusura di Panorama». Anche perché la situazione rischia di peggiorare con l’addio dell’unico negozio che attirava un po’ di clientela nel parco commerciale di via Pacinotti. Panorama chiuderà infatti i battenti il 6 ottobre. Meno di venti giorni dopo, il 24, ci sarà l'inaugurazione del nuovo Panorama a Castrette, dietro agli stabilimenti della Benetton. Nello stabile ci sarà anche una galleria commerciale da 22 negozi. Le prospettive dunque per chi resta nel parco commerciale Willorba sono tutt’altro che rosee. Oltre a Grancasa resterebbero Pittarello e l’Ina Market, la catena cinese, oltre a qualche piccolo punto vendita che sopravviveva grazie alla clientela dell’iper. Difficile che questi possano rimanere aperti a lungo senza una strategia di rilancio del parco. Per questo i lavoratori sono disposti anche fare dei sacrifici pur non rimanere a casa. «Siamo disponibili a discutere forme di accesso agli ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà, al fine di salvaguardare tutti i posti di lavoro», hanno ribadito. Hanno però chiesto venga immediatamente convocato un nuovo tavolo di trattativa per affrontare la questione. Vogliono conoscere nel dettaglio la strategia dell’azienda.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso