Digitale, 130 mila trevigiani lo vedono ancora male
Indagine dell'Ipsia Galilei: «Non è colpa dei decoder ma delle emittenti»

Un’anziana alle prese con il decoder
Digitale terreste, il 15,5% della popolazione della Marca ha problemi a un mese dallo switch-off: come dire 120-130 mila trevigiani. Sono in prima linea da oltre 2 mesi studenti e professori dell'Ipsia «Galilei» di Castelfranco per quella che è stata definita la task force denominata «Sos Tv» per il passaggio al digitale terrestre. Ad oltre un mese dallo switch-off è in corso ora una prima verifica di come il segnale digitale sia recepito nei diversi Comuni. Ma i tecnici assicurano: «Non è un problema di decoder. E' un problema di trasmissione da parte di alcune emittenti». Le indagini iniziate nei giorni scorsi hanno riguardato per ora una decina di Comuni della Destra Piave. E' stato intervistato un campione di 350 famiglie. E i risultati sono inaspettati. Il dato medio indica che il 15,5% degli utenti della Marca ha ancora problemi a recepire il segnale. Il picco positivo lo fa segnare finora il Comune di Paese, dove ad aver problemi col segnale è solamente il 4,76% degli utenti. Record negativo invece per la zona Pedemontana, i dintorni di Asolo e Loria, dove i problemi di ricezione superano il 30% (Loria arriva al 31,25%, Asolo si ferma al 30%). Gli altri Comuni finora analizzati invece fanno registrare valori intermedi. Vedelago è al 10%, Istrana al 13%, Castello di Godego 20%, Resana 14,28%, Trevignano 4,76%, Riese Pio X 5%, Castelfranco 13,3%. Il disagio manifestato dagli utenti riguarda soprattutto l'interruzione improvvisa della ricezione del segnale di alcuni canali. Da qui la necessità di risintonizzare il decoder di tanto in tanto per tornare a riavere il segnale. «Il problema riguarda una momentanea assenza di segnale - spiega Luigi Ganzer, tecnico dell'Ipsia che segue la task force digitale - in pratica il segnale di alcuni canali si interrompe momentaneamente. Di conseguenza in tv non si riesce più a ricevere il canale. Si tratta di un problema dovuto a un deficit di trasmissione da parte delle reti televisive e non di un problema di decoder». «Problemi - spiegato il coordinatore del progetto Daniele Pauletto Pauletto - che spesso non derivano dall'incapacità degli utenti nel gestire le nuove apparecchiature, ma da un oggettivo deficit di servizio». Ci vorrà qualche mese prima che tutto venga sistemato definitivamente. Le reti che danno più problemi sono quelle locali, Antenna 3 Nord est, Reteveneta, Telecittà. Ma anche reti nazionali come La 7 e alcuni canali Mediaset. Aggiornamenti sul blog sostelevisione.blogspot.com.
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