Damiano nella Progest Gestirà per Zago la cartiera di Mantova

Dalla poltrona di Questore di Treviso a quella di presidente della Mantovani costruzioni che ha completato l’Expo 2015, sino alla complicata situazione del Mose di Venezia. Dopo aver lasciato il Gruppo Mantovani della famiglia Chiarotto, la terza vita di Carmine Damiano lo porta ora a guidare la Cartiera di Mantova per conto del gruppo trevigiano Progest di Bruno Zago.
Il Cda di Cartiere Villa Lagarina, società del gruppo Pro-Gest, ha nominato Damiano Procuratore Speciale di Pro-Gest Mantova.
«L’incarico - spiega una nota - scaturisce dalla necessità di un supporto qualificato e professionale per affrontare e gestire in maniera organica il coordinamento delle attività legali, l’implementazione e la gestione delle relazioni istituzionali, dei rapporti esterni, nonché della comunicazione». Damiano sarà di supporto al Consiglio di Amministrazione e all’intero quadro degli amministratori, dei tecnici e dei consulenti della struttura societaria.
Per trent’otto anni in Polizia di Stato, Carmine Damiano è stato tra i poliziotti più in vista nella stagione del terrorismo. Ha condotto e partecipato ad operazioni investigative che hanno portato all’arresto, tra gli altri, di Toni Negri nell’ambito dell’inchiesta sul 7 aprile, alla liberazione del generale americano James Lee Dozier rapito dalle Brigate Rosse e all’arresto del boss della Mala del Brenta Felice Maniero.
Laureato in Scienze Politiche, Giurisprudenza con Master in Coordinamento e cooperazione internazionale e comunicazione istituzionale, Damiano è parso all’industriale della carta Bruno Zago l’uomo giusto per sbrogliare l’intricata matassa della Cartiera di Mantova, dove il progetto di riqualificazione si è inceppato in una serie di inchieste e indagini che hanno di fatto stoppato tutta l’operazione. —
D.F.
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