«Dal Pozzo? Spero possa restare»

Zaia ringrazia il primario di Ostetricia: faremo di tutto per tenerlo in servizio
29/01/2014 Roma, conferenza stampa del ministro dello Sviluppo Economico e dei presidenti di regione a margine del tavolo sulla vertenza Electrolux. Nella foto Debora Serracchiani e Luca Zaia
29/01/2014 Roma, conferenza stampa del ministro dello Sviluppo Economico e dei presidenti di regione a margine del tavolo sulla vertenza Electrolux. Nella foto Debora Serracchiani e Luca Zaia

«Per chi l'ha conosciuto, il dottor Giuseppe Dal Pozzo è quasi una figura mitologica. Per chi non lo ha conosciuto, è come se lo conoscesse, perché la sua fama è quella di un grande professionista che, con una grandissima professionalità, ha dato vita a una vera e propria scuola d'eccellenza dell'ostetricia e ginecologia trevigiane. Un esempio da seguire». Il presidente della Regione Luca Zaia ha voluto ringraziare così Giuseppe Dal Pozzo, il primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca' Foncello, che lunedì ha salutato colleghi e pazienti visto il suo pensionamento. Sono stati centinaia i messaggi di stima arrivati al medico, parole su cui Zaia rilancia, facendo leva sulle dichiarazioni di Dal Pozzo.

Il primario sarebbe voluto restare al vertice del suo reparto per un altro paio d'anni «così da portare a completa maturazione la squadra».

«Da parte mia», fa sapere il governatore, «c'è la totale e piena disponibilità affinché rimanga. Spero che Dal Pozzo possa continuare, se non ci sono le solite pastoie burocratiche a mettersi di traverso. Questo pensionamento è una grande perdita, personalmente trovo assurdo che un medico del suo calibro debba andare ai box. Ripeto, se c'è un'ulteriore disponibilità affinché resti, credo che questa vada colta, in quanto opportunità. Se poi facessimo un referendum tra i suoi pazienti, la sua permanenza sarebbe un plebiscito, ne sono più che certo».

Quella di Dal Pozzo è stata una carriera quarantennale di successo: gli ultimi otto anni alla dirigenza del reparto trevigiano preceduti dall'incarico a Montebelluna e, prima ancora, da una fondamentale gavetta all'ospedale di Motta di Livenza. Un bagaglio di esperienze e umanità che Dal Pozzo ha sempre cercato di mettere a disposizione degli altri, pazienti in primis, ma anche personale sanitario, medico, ostetrico e infermieristico.

Alle testimonianze ufficiali di affetto, Zaia aggiunge pure un ricordo personale: «Ho avuto la fortuna di conoscerlo e, per il lavoro che faccio, anche la fortuna di conoscerlo attraverso i suoi pazienti che ne hanno sempre evidenziato la straordinaria umanità, la bravura, la professionalità e anche la dedizione». Pazienti che lunedì hanno detto a decine «grazie». Dal Pozzo ha assistito più di 9 mila parti, numero che sale a 20 mila se si considerano anche i fiocchi rosa e azzurri nei reparti da lui diretti.

Valentina Calzavara

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