Da Vinci, il museo della scienza

Un museo per valorizzare il patrimonio scientifico e naturalistico e aggiungere un altro tassello all’offerta culturale-didattica del territorio, in una chiave interdisciplinare che non dimentica l’umanesimo. Un museo per rafforzare la rete costituita con università italiane e prestigiose istituzioni culturali. Un museo che sia anche contenitore e fucina di ricerca, iniziative, convegni e prodotti multimediali.
Tutto questo è Mcs, il museo di cultura scientifica del liceo scientifico «ða Vinci» di Treviso, che si inaugura domani alle 9, nella scuola di via de Coubertin.
La passione di un gruppo di docenti di scienze e di 20 studenti ha fatto nascere un progetto, poi finanziato dal Ministero per valorizzare il patrimonio scientifico e naturalistico dell’istituto. Che oggi diventa un moderno museo, didatticamente e tecnologicamente evoluto - comprende collezioni, a carattere didattico e disciplinare, di fisica, matematica, botanica, zoologia, geologia, paleontologia e archeologia, strumentazione storica e numerosi volumi di argomento scientifico, di particolare pregio.
Gli obiettivi di Mcs, ha sottolineato Luigino Clama, dirigente del Da Vinci, sono la diffusione della cultura tecnico-scientifica, lo sviluppo della ricerca e della sperimentazione delle metodologie per un'efficace didattica della scienza, con mostre, convegni e realizzazioni multimediali.
All’inaugurazione saranno presenti il sindaco Giovanni Manildo; i docenti Giancarlo Rampazzo (scienze della Terra e Geochimica) e Paolo Pavan (Impianti chimici e Biochimici e Trattamento dei Rifiuti) dell’università Ca’ Foscari di Venezia; Giorgio Vaccari, curatore delle collezioni del museo di Storia Naturale e archeologia di Montebelluna; Paolo Contò, direttore del consorzio Contarina e presidente dell’ accademia trevigiana per il Territorio; Lucio Fregonese (storia della Fisica), docente dell'università di Pavia e consulente del museo per la storia dello stesso ateneo, che terrà la lectio magistralis.
Per i 1500 studenti del liceo, adesso, un ’esposizione permanente, laboratori e attività didattiche culturali e di divulgazione. Ma per la città e la provincia c’è una recuperata risorsa culturale, fruibile dai cittadini, e in particolare dagli studenti di medie e superiori, con visite guidate su prenotazione.
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