Da San Giacomo al centro In auto ci vuole mezz’ora

VITTORIO VENETO. Viabilità, lungo le strade di Vittorio Veneto, da Guiness dei primati. Da San Giacomo Sud al centro città ci sono 4 chilometri. In 5 minuti, poco più, si dovrebbero percorrere comodamente. Nelle ore di punta, invece, sono necessari fra i 30 e i 35 minuti. Ovvero 7 chilometri all’ora. Lo denuncia una ricognizione compiuta da alcuni incaricati dell’associazione del Consiglio di quartiere, presieduta da Fabio De Valier. «Abbiamo provato a percorrere il tragitto fra le 7.30 e le 8.30 e fra le 17.30 e le 18.30», racconta De Valier.
«I nostri verificatori si sono introdotti nella coda all’ingresso della zona industriale, lungo il Menarè, e da quella località hanno proseguito, a passo d’uomo, fino all’incrocio semaforico all’altezza della pizzeria da Gennaro, in centro, dove la situazione si è sbloccata». Il nodo più intricato è quello della rotonda davanti all’ipermercato «Emisfero», dove la statale di Alemagna raccoglie il traffico non solo del centro commerciale, ma anche della bretella di via Pinto. Le difficoltà sono date in particolare dall’unica corsia all’ingresso della rotonda, mentre, vicino altre rotatorie, le corsie sono due. Numerosi i residenti di San Giacomo che hanno protestato sia con De Valier che con gli altri componenti dell’associazione, perché sollecitino soluzioni alternative in municipio. Anche a motivo dell’inquinamento, dello smog, che aumenta esponenzialmente. «L’unica soluzione efficace è la circonvallazione di San Giacomo, ma deve sbloccarsi la trattativa fra la Provincia, il Comune e l’Anas per la bretella verticale, che attraversa la zona industriale. Al momento mancano le risorse. Quindi l’attesa sarà lunga, anzi lunghissima.
Ed ecco che De Valier ha formalizzato alcune proposte da presentare ai piani alti di piazza del Popolo. La prima è l’attivazione, comunque, della circonvallazione, sulle strade che già ci sono, lungo la direttrice fra le fabbriche e la strada comunale che da via Cal de Livera porta all’incrocio della Bressana, con la bretella. Via Pinto, però, non può essere attraversata sul posto; è stata ipotizzata una rotatoria. «Intanto la si definisca con i birilli», suggerisce De Valier, in attesa che si trovino le necessarie risorse per la costruzione definitiva. La seconda soluzione è un intervento agli impianti semaforici, quello di San Giacomo in particolare, perché quando c’è il rosso possa scattare il conto alla rovescia verso il verde, in modo da recuperare qualche minuto.
Francesco Dal Mas
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