Da Helsinki e dall’Oceania per sposarsi a Treviso Conte: siamo città d’amore

Treviso città dell’amore. Sono sempre più numerosi i cittadini del mondo che scelgono il capoluogo della Marca per pronunciare il fatidico “sì”. Spesso sono matrimoni misti, con persone di origini trevigiane e altre che proprio a Treviso si sono conosciute. Tra vie e palazzi medievali, nel cuore del centro storico solcato dalle acque di Sile e Cagnan, può scoppiare il colpo di fulmine.
Così è successo a due giovani – lei italiana, lui franco-polacco – che si sono sposati nel museo di Santa Caterina la mattina di sabato scorso. Oggi vivono ad Helsinki ma il primo sguardo l’hanno scambiato nel capoluogo della Marca “gioiosa et amorosa”. C’è invece chi, nato a Treviso e volato al di là dell’oceano per motivi di lavoro, è voluto tornare per celebrare il matrimonio «nella città più bella del mondo».
È il caso di Andrea Pavan che sempre sabato a Santa Caterina ma nel pomeriggio, ha voluto sposare la sua Chantelle Atkins. Lei è australiana, di Melbourne. Nei dolci tratti orientali ricorda la mamma filippina ed è con il rito tradizionale “esotico”, sotto un velo candido a coprire i due promessi sposi, che i due si sono uniti in matrimonio con una cerimonia officiata dal sindaco Mario Conte, visibilmente emozionato («anch’io ho parenti in Australia dalla parte di mamma»).
In sala amici e parenti, trevigiani, australiani, filippini e prima che arrivasse la sposa in abito color avorio adorno di pizzi, si è svolta una piccola visita guidata nelle sale del museo ricco di opere d’arte che riflettono la storia di Treviso nei vari secoli.
La storia d’amore è nata a Melbourne dove il giovane è giunto, ripercorrendo le orme di nonno Ernesto e di nonna Rosa, partiti con la nave nel 1946. «I miei nonni all’inizio degli anni Settanta sono tornati a casa». Il papà di Andrea, Luciano, ha sposato una italo-australiana, Liliana, e fatto amicizia con altre famiglie tra cui quella di Gabriella Zugno che sabato ha tradotto dall’italiano all’inglese i passaggi giuridici del rito matrimoniale.
«Io sono nata in Australia ma ricordo come fosse oggi il viaggio verso l’Italia, durato un mese, tra agosto e settembre del 1972» ricorda Gabriella. Tante le nozze celebrate a Treviso da nipoti di ex emigranti e tante quelle di turisti accalappiati dalla magia di Treviso.
Il motivo sta negli articoli pubblicati negli ultimi mesi in riviste inglesi, americane e nordeuropee: tutte concordano nel decantare le bellezze di Marca, il centro storico medievale, le mura rinascimentali, le opere d’arte custodite in chiese e musei, l’ospitalità e il sorriso.
A due passi da Venezia. Anche le agenzie specializzate nell’organizzare matrimoni da favola stanno proponendo quale mèta ambita proprio il capoluogo della Marca.
«Sono sempre più numerose le wedding planner che propongono la nostra città quale luogo alternativo per i promessi sposi in cerca di scenari romantici» conferma Lavinia Colonna Preti, assessore alla Cultura del Comune che sta puntando sempre più a catalizzare l’attenzione dei turisti tra le colline del Prosecco e la laguna veneta, consapevole delle potenzialità di Treviso. —
Laura Simeoni
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