Crocetta, studio dentistico abusivo sequestrato dalla Procura

CROCETTA. La Procura ha posto i sigilli a uno studio dentistico di Crocetta. A scoprire il dentista abusivo è stato il Nas di Treviso, nell’ambito di alcuni controlli indirizzati proprio a verificare i titoli di chi opera in ambito odontoiatrico. In particolare i carabinieri hanno verificato che il responsabile dello studio svolgeva interventi ai denti senza essere in possesso del titolo necessario. Dopo la denuncia in Procura per esercizio abusivo della professione, i giudici hanno deciso di porre sotto sequestro lo studio, dove lavoravano anche altre persone.
Quello di Crocetta è solo l’ultimo caso scoperto di dentisti della Marca che operano senza avere titolo. Fanno otturazioni, installano ponti, prescrivono esami e fanno diagnosi ai loro pazienti ignari di non avere di fronte un dottore con tutti i titoli a posto.
Solo lunedì è scoppiato un altro caso a Conegliano. La Procura ha accusato di esercizio abusivo della professione di dentista-odontotecnico e appropriazione indebita di materiale usato per curare i suoi pazienti Maurizio Battistiol, 56 anni di Oderzo, autista del 118. Secondo l’accusa, l’indagato (che è difeso dall’avvocato Giuseppe Gulli) poteva contare su un “pacchetto” di una decina di clienti ai quali prestava cure come quelle che effettuano i dentisti. Nel capo d’accusa, infatti, che la procura contesta a Battistiol gli si imputano «cure consistite in visite del cavo orale, estrazioni dentarie, applicazioni di punti di sutura, applicazioni di protesi dentarie, anestesie locali e attività connesse alla professione di dentista e odontotecnico, senza essere in possesso della prescritta abilitazione». L’autista-dentista avrebbe effettuato le sue cure “professionali” in due diverse riprese: nel corso del 2013 e tra gennaio 2016 e settembre 2017, in tre luoghi diversi: San Fior Conegliano ed Oderzo.
A inizio di aprile è iniziato invece il processo a carico di Pierluigi Visentin, 65 anni difeso dall’avvocato Benedetto Pinto, e di Laia Cavasin, 58 difesa da Paolo Salandin, con due studi a Montebelluna. Per la Procura infatti il primo, nonostante gli fosse richiesta un’apposita laurea, aveva effettuato sui pazienti «numerose prestazioni riservate ai medici dentisti.
Tra le accuse però non c’è solamente l’esercizio abusivo, ma anche quello di avere aperto e mantenuto in esercizio «in qualità di soci della Dental Studio di Laia Cavasin due studi dentistici con annessi laboratori senza aver mai ottenuto le prescritte autorizzazioni». Gli studi si trovavano in via Piave 56 e in corso Mazzini 84 a Montebelluna.
Una piaga, quella dei dentisti abusivi, che vede i carabinieri impegnati in controlli e ispezioni.
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