Crisi dell'edilizia, fallite altre tre società
G.e.c.o., Costruzioni Generali Franzo e Delta iscritte nel registro del tribunale

Un cantiere edile, il 2010 è stato un anno nero
Non si arresta l'ondata di fallimenti di aziende edili trevigiane. Altri tre nomi sono stati iscritti nei registri del tribunale di Treviso nell'ultima settimana. Si tratta della G.e.c.o. di Istrana, ditta coinvolta in un fallimento dopo mesi di tira e molla con i dipendenti, che avanzano da una a quattro mensilità. Stessa sorte per Costruzioni Generali Franzo e Delta Costruzioni.
Con la chiusura delle ditte di costruzioni continua l'emorragia occupazionale in edilizia. Dopo aver registrato il ritardo nei pagamenti, approda al fallimento la G.e.c.o. Costruzioni Generali di Istrana, ditta che solo un anno fa contava una trentina di dipendenti. Negli ultimi tempi l'organico si era ridotto a pochi lavoratori ma resta scoperto il nodo stipendi, parte dei quali ancora da saldare per un ammontare che secondo i sindacati è di circa 300.000 euro, tenuto conto di tutte le spettanze. Ad occuparsi della vertenza sarà ora il curatore fallimentare Pietro Maschietto, che deciderà modalità e tempi della liquidazione degli attivi rimasti in capo alla ditta che aveva cantieri sparsi tra la Marca e la zona costiera da San Donà a Bibione. Costrette a presentare i bilanci in tribunale sono anche la Delta Costruzioni di Treviso e la Costruzioni Generali Franzo di Gorgo, quest'ultima già impegnata a liquidare l'attività e poi colpita dal fallimento. A chiedere una più blanda cassa integrazione straordinaria, attraverso cui arginare la crisi, è invece l'Impresa Comarella di Valdobbiadene. L'ammortizzatore, la cui richiesta ha avuto positivo riscontro nei giorni scorsi, è stato concesso per 7 dei 30 dipendenti dell'azienda, che opera in diversi comparti edili, spaziando dalle nuove costruzioni di singole abitazioni alla realizzazione di complessi residenziali di notevoli dimensioni, dal recupero del patrimonio edilizio, alle costruzioni artigianali e industriali.
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