Credito Trevigiano, oltre 6 milioni di utili «Fusioni, guardiamo anche verso Padova»

È stato votato praticamente all’unanimità, con un solo voto contrario e un’astensione, il bilancio 2018 del Credito Trevigiano che registra il miglior utile degli ultimi 10 anni, pari a 6 milioni 117 mila euro. Sono stati 397 i soci che hanno preso parte all’assemblea ordinaria ieri al Palamazzalovo, 387 in persona e 10 tramite delega. Una partecipazione bassa rispetto ai 6 mila 401 soci. Fabio Colombera, dirigente di Iccrea, gruppo bancario a cui il Credito ha aderito a fine 2018, ha riconosciuto che «di banche che escono da pesanti commissariamenti, come quello attraversato dal Credito, segnando un utile così alto, non ce ne sono».
I numeri
Tra i dati rassicuranti anche l’indice di solidità della banca, misurato dal Cet 1, pari a 14, 42%, in aumento, e la raccolta complessiva, arrivata a un miliardo e 515 milioni, che segna un incremento del 3,88% rispetto a dicembre 2017, mentre la raccolta indiretta si incrementa del 10,26% con particolare performance del risparmio gestito che cresce del 13,3% a 40,2 milioni. Tra gli altri dati con segno “più” quello sugli impieghi vivi verso la clientela lievitati del 3,47%. Netta inoltre la riduzione dello stock dei crediti deteriorati, con decremento del 25,8%. Così come scende l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi, pari al 6,42% rispetto al 7,62% di fine 2017, confermando il miglioramento dello stato di salute della banca. La positiva dinamica commerciale emerge anche dalle commissioni nette che nel 2018 registrano un incremento di 1,16 milioni (+11,53%). Come da previsioni l’assemblea dei soci ha eletto all’unanimità Domenico Girardi, consulente azienda di Castelfranco, quale nuovo consigliere del Cda in sostituzione del dimissionario Giuseppe Romano. Il presidente Pietro Pignata ha informato che il Cda ha deliberato di mettere a disposizione un plafond, con importo da definirsi di anno in anno, per interventi a favore di progetti d’istruzione e prevenzione della salute. Per il 2019 è di 100 mila euro e già 40 mila euro sono stati destinati all’Ulss 2. Per i giovani soci è pronta l’inedita iniziativa “Athenaeum, sosteniamo il tuo talento”, che finanzierà gli universitari meritevoli che si specializzano.
Le fusioni
Quanto ai progetti aggregativi, Pignata ha precisato che «non c’è allo stato nessuna trattativa aperta, ma siamo aperti alla valutazione di sinergie con altre Bcc, non solo nel Vicentino ma anche nel Padovano. Saremo noi i decisori, non subiremo i processi. L’obiettivo è di salvaguardare i posti di lavoro, evitando sovrapposizioni». La decisione in ordine a possibili fusioni è di competenza dei soci. Così, per mantenere un dialogo aperto, potrebbe aprirsi un incontro sul tema il prossimo 30 maggio nella filanda di villa Emo. —
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