Il bar che nessuno vede a Treviso: «Soffriamo da 11 mesi nascosti dal cantiere»
Prima della chiusura del passaggio sotterraneo che dava in piazzale Duca d’Aosta a Treviso, pendolari e studenti erano il cuore pulsante del locale. Il flusso si è interrotto di colpo

Undici mesi di resistenza, tra sacrifici, clienti dimezzati e incassi ridotti all’osso. Eppure il G&B bar di piazzale Duca d’Aosta è ancora lì, con le serrande alzate ogni mattina alle 5.50.
A tenerlo in vita non sono certo i passanti – spariti insieme al tunnel che collegava i binari alla sfera Benetton – ma un mix di ostinazione e affetto: la segnaletica provvisoria che lo indica da via Roma, i clienti affezionati che non hanno voluto dimenticarlo, e soprattutto la determinazione di Roberto Dotto, il titolare, che da 49 anni porta avanti l'attività.
La chiusura del passaggio sotterraneo, avvenuta quasi un anno fa per consentire la realizzazione del nuovo sottopasso ferroviario, ha rivoluzionato le abitudini dei trevigiani e sconvolto la vita del bar. Fino ad allora, pendolari e studenti che uscivano direttamente sul piazzale erano il cuore pulsante del locale. Con il cantiere, quel flusso quotidiano si è interrotto di colpo.
l G&B si è così trasformato in “Bar e Tabacchi a 50 metri”. «Non vedo l’ora che finisca questa agonia - racconta Dotto - sono riuscito a sopravvivere per undici mesi, in qualche modo ce la sto facendo, ma ora resisto soltanto perché so che la fine si avvicina. Gli operai parlano di metà ottobre: spero davvero sia così. Vorrei recuperare almeno in parte tutto quello che ho perso in quest’anno chiuso qua dentro».
Ad agosto, durante i lavori, il marciapiede davanti all’ingresso ha ceduto: il cemento sparato dagli operai si è crepato, creando un pericolo proprio nel punto più delicato, l’unico accesso rimasto. «Fortunatamente – spiega il titolare – ho avvisato subito il Comune, che è intervenuto con rapidità. Hanno sistemato quel tratto di cinque metri in tempi brevi, rendendo di nuovo agibile il vialetto d’entrata».
Un intervento confermato dall’assessore ai lavori pubblici, Sandro Zampese: «Siamo sempre stati presenti al G&B. Il problema di agosto è stato risolto in fretta. Entro ottobre i lavori saranno conclusi: Treviso avrà il suo nuovo sottopasso e il bar potrà riprendere la normale attività, senza più disagi».
Dotto, del resto, non è nuovo a esperienze del genere. Trent’anni fa aveva già tenuto duro durante il rifacimento della stazione, ma questa volta l’impatto è stato molto più pesante. La lunga recinzione che avvolge il piazzale ha reso il locale invisibile da ogni lato, lasciando liberi soltanto un paio di passaggi secondari.
Chi entra al G&B oggi lo fa con un obiettivo preciso: raggiungere quel bar storico che resiste da quasi mezzo secolo. Tra 40 o 45 giorni, se i tempi saranno rispettati, il G&B potrà tirare una riga su quest’anno difficilissimo. Un ritorno alla normalità che, per il titolare, vale più di qualsiasi altra promessa.
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