Corsi universitari di enologia Il Crea dona una nuova sede

L’ateneo patavino pronto a investire un milione e mezzo di euro per il restauro Nell’edificio dismesso saranno realizzate alcune aule, laboratori didattici e uffici
Agostini Conegliano sede CREA
Agostini Conegliano sede CREA

CONEGLIANO. Nuovi spazi per i corsi universitari di enologia: grazie infatti ad una donazione da parte del Crea, il centro per la ricerca in Enologia agricoltura, l’università di Padova conquista un’intera palazzina che supera i mille metri quadrati di superficie utilizzabile. L’immobile, attualmente in disuso e molto da restaurare, si trova a Conegliano in via XXVIII Aprile 26 e fa parte di un complesso di edifici che ospitano, per lo più, gli uffici amministrativi dello stesso Crea. Proprio accanto, tuttavia, sorgono anche le aule dell’università di Padova, dove il Dipartimento di Territorio e Sistemi Agro-Forestali (Tesaf) svolge le attività didattiche del Corso di laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche, frequentate da circa trecento studenti.

IL PROGETTO

Va da sé che mille metri quadrati in più dove poter collocare uffici e laboratori, per un ateneo in continua emergenza spazi - e che sforna professionisti sempre molto ricercati dal mondo del lavoro, non solo nelle terre del Prosecco - erano un’occasione da non perdere per l’università patavina. Così, appena ricevuta la proposta, è partito il sopralluogo, da cui è emerso il giudizio favorevole dell'ateneo ad acquisire l'immobile, la cui precisa destinazione è stata sostanzialmente già decisa da parte dell’ateneo. Si tratta di un intervento piuttosto impegnativo. I lavori necessari per il recupero dell’immobile sono molti, ma potenziale c’è, e c’è anche già anche un progetto di massima che sarà ulteriormente precisato nelle prossime settimane.

IL RESTAURO

Al pianoterra troverà spazio un’aula da circa 130 posti (oppure, in alternativa, sarà realizzato un laboratorio didattico ad uso degli studenti) oltre ad uno spazio per i servizi igienici, un deposito per l’attrezzatura dell’università e i consueti vani tecnici. Al piano primo invece saranno realizzati sei o sette uffici per circa otto postazioni di lavoro, un laboratorio chimico ad uso didattico da circa 85 metri quadrati e due laboratori da 22 e 33 metri quadrati. Al secondo piano sarà realizzata una sala didattica da circa 70/80 posti più sei uffici per altre 6/8 postazioni di lavoro. Quanto alla spesa, sarà piuttosto ingente: si parla di un investimento da circa un milione e mezzo di euro, che l’ateneo vorrebbe dividere in due tranche rispettivamente da 640 e 860mila euro. Il cantiere potrebbe quindi essere articolato in due fasi. Si tratta di un investimento importante che potrebbe ulteriormente incrementare gli iscritti ai corsi universitari in città. —

Silvia Quaranta

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