Coronavirus, l’ex ciclista Bandiera: «Ho toccato la pandemia, ora faccio mascherine»

L’ex professionista di Asolo, titolare della MB Wear, produceva calzini: la svolta “trendy” dopo l’angosciante isolamento ad Abu Dhabi durante il Tour degli Emirati
Marco Bandiera con il figlioletto Alessandro: entrambi indossano le mascherine prodotte dalla MB Wear
Marco Bandiera con il figlioletto Alessandro: entrambi indossano le mascherine prodotte dalla MB Wear

ASOLO. «Come se un velocista diventasse scalatore». Marco Bandiera, 35enne di Asolo, ciclista professionista dal 2008 al 2016, utilizza una metafora cara al mondo della bici per raccontare la riconversione dell’azienda fondata cinque anni fa con l’amico Tiziano Dall’Antonia (pure il 36enne follinese è un ex corridore: gregario di Ivan Basso ai tempi della Liquigas). Dai calzini per amanti del pedale alle mascherine, il passo può essere infatti breve. E le mascherine, nel caso dei due ex ciclisti, possono diventare fashion, trendy, un trionfo di colori.

La MB Wear - magazzino a Maser, sede amministrativa a Follina - ha fatturato 900 mila euro nel 2019 (fra i nuovi mercati: Giappone e Sud America), specializzandosi nell’abbigliamento per corridori, ma non ci ha pensato due volte, all’esplodere della pandemia e con l’attività ciclistica al palo, a modificare la prospettiva.

Così, invece dei calzini, l’azienda ha iniziato a “sfornare” mascherine. Pensando agli atleti, ma anche ai più piccoli: i disegni di trattori e papere, per provare a rendere meno traumatica la fase-2. Sono realizzate al 93% in poliestere, il restante 7% in poliuretano. Rilavandole a 40 gradi, sono riutilizzabili. Si è puntato sui colori bianco, nero e rosa. Costo 8,90 euro.

«Solo fra Pasqua e Pasquetta, abbiamo ricevuto 150 ordini», esordisce Bandiera, che alla Quick Step è stato luogotenente di Tom Boonen, «Sono mascherine pensate per gli sportivi, ma anche per l’uso comune. E si è ritenuto di avere un occhio di riguardo per i bambini. Si possono proteggere con un prodotto simpatico e colorato. Mascherine trendy che devono servire pure a sdrammatizzare in un momento così difficile, guardando avanti con fiducia». L’azienda lavora da sempre con l’E-Commerce e ha deciso di mutare pelle da un paio di settimane: «Considerate le difficoltà nel reperire mascherine e le speculazioni sul prezzo di cui si leggeva, abbiamo pensato di imboccare un’altra direzione. Ci siamo rivolti a un’azienda tessile di Sovizzo, nel Vicentino, con cui avevano già intenzione di collaborare. Solo che al posto di calzini o scaldacollo, abbiamo chiesto mascherine. E ci abbiamo messo colore e cura nel design, puntando sul comfort». Tempo pochi giorni e i due amici hanno faticato a contare le richieste: «Ci hanno contattato tanti privati, in primis piccoli negozianti e ristoratori, che già si stanno preparando alla fase-2. I calzini possono attendere, bisognava garantire un servizio in più», raccontano.

La genesi del progetto va ricercata invece in una gara a tappe, il Tour degli Emirati a fine febbraio. Bandiera era ad Abu Dhabi, in quanto autista dei vip per conto di Rcs Sport, che co-organizza la corsa. E l’edizione 2020 della competizione emiratina ha fatto il giro del mondo per la conclusione anticipata dovuta ai primi casi di ciclisti positivi al coronavirus. E, soprattutto, per le immagini di corridori e direttori sportivi blindati nelle camere degli hotel, in attesa dell’esito del tampone.

Il primo evento sportivo stravolto per Covid-19. E in quella situazione un po’ grottesca s’era ritrovato, suo malgrado, l’imprenditore asolano: «Già in quei giorni d’isolamento, parlando con il socio Tiziano, si percepiva che saremmo andati incontro una pandemia senza precedenti. Gli raccontavo quello che vedevo con i miei occhi. Era doveroso fare qualcosa che aiutasse la comunità». E, in poco tempo, il progetto è decollato: «In due settimane abbiamo già prodotto 10mila mascherine per l'Italia, altre quattromila le spediremo in Giappone. Ma pure i nostri i rivenditori in Spagna e Belgio, Israele e Austria, ce ne stanno richiedendo con numeri sempre più importanti». Mascherine fashion, trendy, colorate. Per affrontare la fase-2 con fiducia.

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