Cornuda: risplende la Stella d’oro

Lo storico locale ha riaperto i battenti grazie al progetto di Alex Mazzocato

CORNUDA. Ha riaperto la storica «Stella D’Oro, la giovane gestione punta alla tradizione. È una delle attività più vecchie di Cornuda. La «Stella D’Oro» compare al primo posto come vetustà tra i locali storici nel censimento ufficiale della Regione Veneto. Nella struttura è possibile ritrovare elementi di arredo risalenti ai primi anni del Ventesimo secolo e conservati negli anni, come ad esempio le travi a vista che riportano le incisioni con i simboli delle famiglie di appartenenza. All’esterno invece, grazie al rinvenimento e alla ristrutturazione di questa da parte dell’attuale proprietario dell’edificio Luciano D’Andrea, si può ancora ammirare la struttura metallica originale che per anni ha sorretto il famoso simbolo del locale, la stella dorata, andata distrutta nel corso delle due guerre e oggi sostituita. Il primo riferimento alla Stella D’Oro risale al 1839: su un’incisione dell’artista Antonio Nani, il cui sfondo ritrae la vecchia chiesa di Cornuda con il primo dei suoi tre campanili, si può scorgere una struttura metallica che sorregge una stella a otto punte. Questa è la prima testimonianza dell’esistenza dello storico locale già a inizi ‘800. Nel 1848 si ha notizia dei primi gestori, i coniugi Luigi Serena e Anna Pizzolotto, appartenente alla storica famiglia cornudese nota per la produzione di liquori ma soprattutto per il già allora noto curaçao. Intorno al 1902 l’albergo venne venduto a D’Andrea Giuseppe che, dopo una redditizia gestione e vari interventi di ristrutturazione, cedette l’attività alla famiglia Campello, sotto la quale divenne antica osteria.

L’operazione rinascita della «Stella d’Oro« è stata possibile grazie alla legge dell’imprenditoria giovanile: la pratica è stata istruita dallo Studio Erre Informatica del ragionier Nello Rossin di Cornuda in collaborazione di Veneto Garanzie e il supporto finanziario della Banca Antoniana Popolare Veneta di Cornuda. L’ambiente è stato preso per mano da un ragazzo molto giovane: Alex Mazzocato, infatti, ha appena 21 anni. Nonostante la giovane età non è però alle prime armi con l’ambiente culinario. Originario di Crocetta del Montello, da sempre appassionato di cucina, ha potuto maturare esperienza a «Casa Brusada» di Crocetta e in un agriturismo a Giavera, «La Paterna». La nuova gestione punterà al carattere storico dell’ambiente, offrendo ristorazione a base di prodotti tipici e ricette tradizionali, non trascurando le tendenze odierne di aperitivi e cicchetteria. «Alex è molto giovane – racconta il padre – e ha deciso di buttarsi di petto in quest’avventura. Abbiamo visitato parecchi locali per prenderne uno in affitto, ma tra tutti quello che ha subito colpito mio figlio è stato questo. Ci ha visto un futuro dentro».

Annamaria Serena

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