Coop Stiore in rosso il buco raddoppia I vertici si dimettono

Allarme al Mercato: terzo bilancio in perdita della società Tensione in Comune. «Documenti negati, Manildo relazioni»
Di Federico De Wolanski
TREVISO 24/07/06 TREVISO MERCATI - treviso mercati
TREVISO 24/07/06 TREVISO MERCATI - treviso mercati

È una voragine sempre più profonda quella in cui è precipitata la Cooperativa Stiore, che gestisce facchinaggio e la logistica del Mercato ortofrutticolo. Le tensioni che negli ultimi giorni avevano caratterizzato l’attesa per la riunione del consiglio di amministrazione chiamato ad approvare il bilancio 2014 hanno trovato ragione nei numeri drammatici della società che comprende 70 soci lavoratori e una quarantina di dipendenti.

La Coop ha chiuso l’anno passato con un buco di bilancio da circa 400 mila euro, quasi raddoppiando il rosso fatto nel 2013 (-250 mila euro) e più che triplicando il passivo del 2012 (-124 mila euro). La Coop, gestita in tutti questi tre anni da Alen Zago, è andata sempre più giù collezionando numeri che rischiano di mandarla gambe all’aria. A fonte dei dati, il consiglio di amministrazione guidato dal 35enne trevigiano, si è dimesso in tronco annunciando, con uno stringente comunicato affisso alla porta dell’ufficio, al mercato ortofrutticolo la convocazione dell’assemblea dei soci che sarà chiamata a approvare i numeri – boccone amarissimo – e nominare nuovi amministratori.

Zago, per parte sua, ha dato la colpa di tutto alla congiuntura e al maltempo, soprattutto nel 2014. Ma per molti i problemi sono ben maggiori: «malagestione», «errori», «assenza di pianificazione» ripetuta per anni «nel disinteresse della Confcooperative», che secondo molti soci avrebbe dovuto vigilare e intervenire.

Ora, all’orizzonte, la soluzione draconiana che prevede la revisione dei posti di lavoro e dei compensi ai soci. Ad annunciarla a mezza bocca la stessa Confcooperative che sottolinea: «In una coop, quando va bene, va bene per tutti, e quindi quando va male...». A ciascuno il proprio pezzo di “rosso” che verrà intanto ripianato attingendo ai fondi patrimoniali della società - ovvero ai fondi di tutti i soci. «Non al Tfr», assicura la Confcooperative. Ma non tutti ci credono.

Il tonfo della Coop Stiore tira con sè anche Ca’ Sugana che guida Treviso Mercati, società che gestisce il mercato ortofrutticolo e di cui fa parte Coop Stiore (3%). A puntare il dito contro il Comune e contro il fiduciario di Manildo ai Mercati (Alessandro Liana, presidente di Tv Mercati) è Said Chaibi di Sel. «Com’è possibile che una simile crisi avvenga sotto gli occhi del Comune e che il Comune se ne chiami fuori?». Liana, intervistato dalla tribuna, aveva detto di non potersi interessare alla cosa perchè riguardante un’azienda diversa. «Eppure questa azienda ha una convenzione con Tv Mercati in cui si impegna a relazionare ogni tre mesi sulla gestione del personale e i pagamenti», incalza Chaibi, «ho ufficialmente chiesto queste relazioni e Liana mi ha risposto che non mi sono dovute, che sono affari privati. Assurdo, visto che la convenzione che lui ha firmato dice ben altro».

Il dubbio è che le relazioni trimestrali non ci siano, e non ci siano mai state. «Chiedo la verità, trasparenza», continua l’esponente di Sel, «Manildo deve relazionare su quanto sta accadendo e sulla gestione del presidente dei Mercati dalla sua nomina (2013, Stiore già in profondo rosso, ndr) ad oggi visto che, a quanto leggo, oltre a guidare Tv Mercati controlla anche i conti di una società interna all’ortofrutticolo, una situazione che mi pare eticamente poco appropriata. La politica non può essere estromessa da una simile situazione.

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