Controlli scarsi Scatta la multa per Numeria

 La Banca d'Italia bacchetta Numeria. E' stata resa nota la sanzione da 186 mila euro comminata lo scorso aprile al fondo immobiliare trevigiano istituito nel 2004 sa alcuni avvocati trevigiani che hanno creato negli anni 11 fondi tramite i quali sono stati finanziati l'acquisto e la creazione di edifici in varie parti d'Italia. Tra questi il fondo Tarvisium, forte di un attivo gestito pari a 23,8 milioni di euro, nel quale rientra l'acquisizione dell'ex sede della Provincia di Treviso, ora in attesa di essere riqualificata. Gli uffici di vigilanza della Banca d'Italia hanno contestato la violazione della normativa in materia di attività di investimento da parte dei componenti del consiglio di amministrazione, carenze nell'organizzazione e nei controlli, queste ultime addebitate anche ai componenti del collegio sindacale. Rilevazioni ormai all'ordine del giorno vista la folta casistica cresciuta dopo la stretta sulle società immobiliari voluta da Bankitalia. «Purtroppo si sta facendo di tutta un erba un fascio - fanno sapere da Numeria - Quasi tutte le società di questo genere sono state sanzionate negli ultimi tre anni. Uno scotto pagato perché in pochi hanno fatto i furbi e sono stati giustamente sanzionati. Per noi si tratta di rilievi formali, come il mancato aggiornamento di alcune carte di identità scadute. Davvero poca roba, solo che le sanzioni sono cresciute a dismisura. Non abbiamo infatti mai avuto nessuna censura sulle nostre operazioni né ricevuto reclami da parte dei nostri clienti».  Per ciascuno dei membri del cda alla data della sanzione sono stati richiesti 28 mila, mentre per i tre componenti del collegio sindacale la richiesta è stata di 14 mila euro ciascuno. (e.l.t.)

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