Contro lo stress meditazione in classe

Al Giorgi-Fermi prendono il via corsi per studenti, insegnanti e genitori. La preside: «Disturbi e disagi sono in aumento»
Di Alessandra Vendrame
Zago Agenzia foto film treviso Yoga piazza umanesimo latino
Zago Agenzia foto film treviso Yoga piazza umanesimo latino

La meditazione prende posto a scuola. Esercizi di respirazione e di rilassamento entrano per la prima volta in classe come alleati degli insegnanti per cercare di tendere una mano agli studenti, sempre più spesso alle prese con stress, tensioni e nervosismi. Per non parlare della maggiore fatica che esce allo scoperto quand’è il momento di concentrarsi. A fare scuola è l’Itis Giorgi-Fermi di Treviso. Il primo istituto superiore della Marca ad aver scelto di provare a correre ai ripari contro il rischio di iperattività, tensioni, nervosismi, paure e attacchi di panico che sempre più spesso vengono a galla in classe. Mettendo in campo, a sorpresa, la virtù della meditazione.

Così dai prossimi mesi è già pronto a far capolino a scuola nell’aula magna dell’Itis Fermi, di pomeriggio, al termine delle lezioni, un vero e proprio corso di educazione alla meditazione. Completamente gratuito. Quattro gli incontri in programma aperti agli studenti della scuola, ma anche ai ragazzi degli istituti superiori vicini di casa: Duca degli Abruzzi, Besta, Riccati-Luzzatti. Il corso pensato per gli studenti è pure rivolto a genitori, insegnanti, personale della scuola e non ultimo ad appassionati.

In campo un esperto di tecniche di meditazione, Sergio Peterlini, da trent’anni in prima linea contro lo stress, anche tra i banchi di scuola. In Veneto a far circolare le tecniche della meditazione in classe, per il benessere degli studenti, ci hanno già provato tre istituti superiori, tutti della provincia di Vicenza: l’istituto per geometri Canova, il liceo scientifico Giovanni Battista Quadri e l’Itis Silvio De Pretto di Schio.

La preside dell’istituto Giorgi-Fermi, Susanna Picchi, è orgogliosa di dare il via alla nuova sfida: «Sempre più spesso gli studenti manifestano difficoltà di concentrazione», spiega la dirigente scolastica. «Oppure hanno problemi di organizzazione nei tempi dello studio. Così i voti risultano scadenti soltanto perché la loro attenzione è scadente. Un corso di meditazione credo possa davvero aiutare. E di certo male non fa».

Intanto venerdì sera l’istituto si prepara a spiegare per filo e per segno l’iniziativa con un incontro dal titolo: “Il potere della meditazione, una tecnica semplice ed efficace per ritrovare l’equilibrio interiore ed eliminare tensioni e stress”. E i benefici sembrano già farsi strada in classe: «Certo, aprirsi a questi rimedi può sembrare inusuale per una scuola», continua la preside del Giorgi-Fermi. «Ma vogliamo offrire uno strumento utile a studenti, insegnanti, genitori, prima di tutto come persone. C’è tutta la nostra disponibilità a vedere se ci sarà un cambiamento per dare una mano ai ragazzi».

Tra i principali disagi fautori di stress in classe sono in aumento tra gli studenti i casi di iperattività e la sempre maggiore mancanza di concentrazione. Il dito puntato contro l’overdose di Internet nella quale i ragazzi sono oggi immersi: «Per gli studenti è sempre più arduo riuscire a concentrarsi in classe», porta allo scoperto la preside Picchi. «Tutto l’Internet che c’è in giro li porta a vivere in maniera più frenetica. E lo stress che si percepisce è maggiore. Hanno difficoltà a concentrarsi e a prendere sul serio per mano la propria vita. Mettere in campo dunque per loro tecniche di rilassamento e di educazione a una maggiore consapevolezza di sé può aiutare. Sapere poi che quelle scuole che hanno dato il via a questi corsi continuano a ripeterli di certo ci aiuta in questa nuova sfida».

La battaglia all’iperattività, ai nervosismi e agli stati d’ansia tra i banchi di scuola al Giorgi-Fermi ha dunque inizio per la prima volta a colpi di profondo relax. Ad avere la meglio, a detta degli esperti, saranno la concentrazione, l’acutezza e la creatività intellettuale. Dei ragazzi ed, eventualmente di genitori e insegnanti.

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