Contarina intende chiudere l’ecocentro di Pilastroni

L’accordo col Comune era già pronto, mancava solo il “sì” del consiglio comunale Ma la protesta dell’opposizione ha spinto la maggioranza a rinviare l’argomento
DeMarchi Montebelluna CARD DeMarchi Montebelluna CARD
DeMarchi Montebelluna CARD DeMarchi Montebelluna CARD

MONTEBELLUNA

Stop all’accordo di programma tra il Comune di Montebelluna e Contarina per la chiusura dell’ecocentro dei Pilastroni una volta che sarà ampliato quello di San Gaetano. L’altro ieri, in commissione Lavori pubblici, è stato portato l’accordo di programma da sottoporre al consiglio comunale, ma i commissari di Alternativa Giusta e Pd sono riusciti a convincere la maggioranza che sarebbe stata una operazione ai danni dei cittadini e quindi per ora è tutto sospeso.

Si tratta di un accordo che risale al 2014 e prevedeva una riorganizzazione degli ecocentri nel territorio dell’ex Treviso Tre. Per Montebelluna prevedeva la chiusura dell’ecocentro di Contea, già fatta, l’ampliamento di quello di San Gaetano e, dopo tre mesi dall’avvio della nuova struttura di San Gaetano, la chiusura anche di quello dei Pilastroni. In prospettiva avrebbe dovuto essere realizzato anche un nuovo ecocentro, ai confini tra Pederiva e Crocetta, ma il rappresentante di Contarina, presente in commissione, ha spiegato che non è stata ancora trovata un’area disponibile e il procedimento amministrativo è solo alla fase iniziale. Quindi tutto fermo in attesa di ulteriori verifiche.

Inoltre la commissione ha chiesto a Contarina un report sul numero di accessi e provenienza di chi usufruisce degli ecocentri e solo a partire dai numeri ragionerà sulle scelte da fare. Presente a quell’assemblea del 2014, in rappresentanza del Comune di Montebelluna, c’era l’attuale presidente del consiglio comunale, Adriano Martignago, «che però», fanno notare i due commissari delle minoranze, «non risulta aver parlato».

«Siamo rimasti allibiti dal fatto che il vicesindaco, assessore all’Ecologia da 10 anni, sia caduto dalle nuvole, così come i consiglieri di maggioranza presenti, affermando di non conoscere il testo dell’accordo che essi stessi volevano sottoporre al consiglio comunale», dichiarano Bortignon e Miotto. «Fortunatamente hanno riconosciuto in extremis il danno grave che tale accordo avrebbe fatto ai cittadini della parte nord del comune. L’approvazione dell’eventuale accordo di programma tra Contarina e il Comune sarebbe stata, allo stato attuale, un’operazione che avrebbe risposto solo a logiche di risparmio per Contarina ed evidenti danni ai cittadini del Comune».

Come motivazione della chiusura dell’ecocentro dei Pilastroni c’era la problematicità dell’accesso viario, ma nemmeno a San Gaetano è attualmente migliore. «Possibile che il piano del 2014 sia stato sottoposto solo ora, per vie traverse, all’attenzione del consiglio comunale?», fa notare il capogruppo di Alternativa Giusta, Francesco Bortignon. «E come mai in questi anni non si è cercato di migliorare la viabilità attorno all’ecocentro dei Pilastroni, se il problema è questo?». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso