Consultori fatiscenti «Sposterò la sede a Borgo Cavalli»

Proteste sui servizi dell’Usl, Benazzi promette: «I pap test alla Madonnina ed entro luglio arriva uno psicologo»
AGOSTINI AG FOTOFILM TREVISO PALAZZO ULSS 9 DI BORGO CAVALLI
AGOSTINI AG FOTOFILM TREVISO PALAZZO ULSS 9 DI BORGO CAVALLI

«Definirla stanza è un complimento, i pap-test vengono fatti in una sorta di sgabuzzino dove non c'è nemmeno lo sgabello» racconta Chiara. «Il personale è costretto ad andare di corsa, sembra di stare in una catena di montaggio» aggiunge Sabrina. Le due pazienti non sono le sole a denunciare la situazione in cui versano i servizi dell'Usl di Marca dedicati alla salute femminile, dagli ambulatori per lo screening di Borgo Cavalli al consultorio di via Montello. «I consultori si stanno spegnendo perché mancano le risorse» spiega la ginecologa Aura Fede, intervenuta qualche giorno fa contro il taglio dell'azienda sanitaria ai corsi di educazione sessuale a scuola. Le fa eco un'ostetrica che lavora da anni nel servizio consultoriale trevigiano. «Cerchiamo di trasmettere un seme bello per aiutare le mamme ma c'è poco personale e non riusciamo a garantire la continuità» spiega.

Non aiutano alcune scelte organizzative. «Il consultorio di Spresiano è stato depotenziato, adesso c'è un call center che gestisce le chiamate delicatissime delle donne. Nel giro di quest'anno due ostetriche andranno in pensione a Ca’ Strette di Villorba, che era un consultorio d'eccellenza, e una in via Montello. Provo grande dispiacere, stiamo tornando indietro» commenta l'operatrice. Eppure i consultori svolgono un'attività preziosa, assistono le mamme nel puerperio e le famiglie in difficoltà, intercettano la depressione post partum, informano sulla contraccezione.

Lo confermano i numeri: i 7 poli dislocati a Treviso, Mogliano, Preganziol, Roncade, Villorba, Oderzo e Quinto hanno seguito ben 36.333 utenti ed erogato 149.332 prestazioni dal 2013 al 2015. Solo in via Montello vengono garantite annualmente 7mila prestazioni nell'area ostetrico-ginecologica, 800 nell'ambito della contraccezione, 2.200 interventi nell'area psico-sociale e 14mila appuntamenti di screening.

«Il tema cruciale è la mancanza di Cura che si evidenzia nell'assenza di spazi consoni -sottolinea Luciana Mellone, fondatrice dell'associazione Il Melograno - Se gli ambulatori per il pap-test sono degli sgabuzzini e il consultorio di via Montello cade a pezzi accade in primis perché chi è responsabile dell'organizzazione del servizio pensa che le donne possano essere accolte in quel modo». Nemmeno il tempo di sottoporre le rimostranze ai vertici dell'Usl di Marca che vengono annunciate importanti novità. «Entro giugno gli ambulatori per i pap-test verranno trasferiti da Borgo Cavalli alla Madonnina per offrire un servizio migliore» conferma il dg Francesco Benazzi insieme a Francesco Rocco, direttore dell'Unità complessa Specialistica Ambulatoriale. Cambiamenti in vista anche per il consultorio di via Montello.

«Sappiamo che l'ambiente non è dei migliori, il problema si trascina da decenni, ma l'ufficio tecnico è al lavoro: porteremo il consultorio a Borgo Cavalli nell'area lasciata libera da provveditorato ed economato che verranno spostati in via Montello». E gli organici carenti? «Entro luglio - conclude Benazzi - avremo espletato le assunzioni, arriverà uno psicologo per il consultorio».

All'appello mancherebbe ancora un'assistente sociale, indispensabile per rispondere alle crescenti richieste dei tribunali per i minorenni. Domanda inoltrata, ora si attende.

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