Confiscato l’hotel di lusso di Vudafieri

CASTELFRANCO. Ha un patrimonio milionario, compreso un hotel quattro stelle a Roma, a due passi da piazza di Spagna. La sua dichiarazione dei redditi, però, sembrava quella di un operaio. Ora la guardia di finanza e l’autorità giudiziaria della capitale lo hanno attaccato frontalmente: per Adartico Vudafieri, imprenditore castellano (nonché ex campione di rally) venerdì è scattata la confisca del lussuoso albergo di via della Vite.
Confisca significa praticamente esproprio, un pesantissimo “upgrade” dopo il sequestro avvenuto a giugno dello scorso anno. Si tratta di una misura di prevenzione in chiave antimafia perché, secondo il giudice Guglielmo Muntoni che ha firmato il decreto di sequestro, Vudafieri «vive abitualmente dei proventi di attività delittuose». In pratica, i redditi dell’imprenditore di Castelfranco Veneto sarebbero il frutto di una serie di reati: bancarotte fraudolente, truffe e frodi fiscali per le quali l’ex pilota ha avuto diverse condanne.
Il decreto di confisca del tribunale di Roma prevede la confisca dell’hotel Homs, di quote societarie, di un’auto di grossa cilindrata e di un conto corrente di oltre 500 mila euro, come ha scritto il Messaggero di Roma.
L’indagine della guardia di finanza di Frosinone era partita da un’azienda attiva nel settore del commercio all’ingrosso di elettrodomestici e prodotti hi-tech. Le verifiche si sono poi concentrate proprio sull’acquisto dell’hotel Homs, rilevato per quasi 15 milioni di euro. Secondo l’accusa la compravendita della struttura sarebbe avvenuta in modo anomalo, con il tramite di una «società schermo» come l’hanno definita gli inquirenti. Secondo le accuse il sistema di Vudafieri prevedeva la «costituzione di società prive di reali vocazione economica e imprenditoriale al fine di schermare operazioni di compravendita». Quello che sarebbe successo proprio con il prestigioso hotel Homs.
Vudafieri in passato è stato un campione di rally (nazionale e anche europeo, nel 1981, al volante della Fiat 131 Abarth). L’albergo è stato prima sequestrato e ora confiscato assieme a un’elegante champagneria al piano terra attigua alla struttura. Lo scorso anno gli investigatori avevano accertato che l’imprenditore aveva presentato dichiarazioni dei redditi esigue - tremila euro l’anno circa - mentre l’hotel Homs gli era costato 14,8 milioni di euro, quasi 20 con ristorante, bar e champagneria.
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