Conegliano, sospeso un mese l'allievo hacker del Marconi che spiava le tracce

CONEGLIANO. Sospeso per oltre un mese da scuola, per aver scoperto la password della casella di posta elettronica della stamperia in cui i suoi professori inviavano i compiti in classe. Un piccolo genio dell'informatica, ma che usava le sue capacità per scoprire in anticipo le prove che avrebbe dovuto sostenere nei giorni successivi, e che - sapendo in anticipo le domande - avrebbe potuto preparare con assoluta tranquillità a casa. L’episodio risale a qualche mese fa e il consiglio d'istituto del Liceo Marconi è stato severissimo con un ragazzo di quinta, che in questi giorni sta ancora scontando la sospensione deliberata un mese fa. Per evitare altri casi del genere, oggi la scuola ha organizzato un incontro formativo per i suoi ragazzi di prima, seconda e terza sui rischi dell'uso scorretto di internet: violare la password di un'impresa privata, per esempio, è un reato.

Nel caso in questione, la bravata dello studente del Marconi aveva dato il via, in una seconda fase, a un florido commercio di compiti in classe venduti in anticipo agli studenti. La password della stamperia, nella quale i docenti inviavano via email i file digitali dei compiti in classe, era stata trasmessa a un ragazzo di terza, che aveva quindi iniziato a vendere i testi delle verifiche a peso d'oro. Per alcuni mesi, grosso modo da novembre a gennaio di quest'anno, i compiti in classe hanno fatto meno paura del solito: si potevano preparare in anticipo a casa: una vera pacchia, ma scoperta quasi subito. Prima il liceo ha punito lo "spacciatore" di compiti con due settimane di sospensione e lavori socialmente utili. Poi ha ripercorso la "filiera" a ritroso fino ad arrivare al vero hacker, il ragazzo di quinta, sanzionato allo stesso modo, ma per un periodo molto più lungo.
C'era chi, in consiglio d'istituto, avrebbe voluto sospenderlo fino a fine anno: poi, però, è passata la linea dura e non quella durissima (e qualcuno è rimasto pure sorpreso dalle grandi capacità informatiche del ragazzo), con la promessa però di evitare a qualsiasi costo altri episodi del genere in futuro. «La decisione è stata di sospendere entrambi per un lungo periodo, vista la gravità di quanto accaduto e il prestigio di questa scuola» spiega il preside del Marconi, Stefano Da Ros «poi però il professore dell'Itis Planck di Villorba Giorgio Damian, papà di un nostro studente e presidente del consiglio d'istituto, ha suggerito questa giornata formativa con una sua collega, la docente di informatica Patrizia Palladin. In due tranche di due ore ciascuna, stamattina oltre 500 studenti delle prime tre classi del nostro liceo parteciperanno a un incontro sui rischi dei comportamenti scorretti in rete. Ci saranno anche alcuni ragazzi del Planck di Villorba che illustreranno alcune situazioni pratiche
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