Il Comune di Conegliano contro un’immobiliare per 50 mila euro: si va a processo

Negozi ristrutturati, il Tar dà ragione all’amministrazione. La sentenza impugnata davanti al Consiglio di Stato

Diego Bortolotto
Una veduta di Contrada Granda, nel centro storico di Conegliano
Una veduta di Contrada Granda, nel centro storico di Conegliano

​Sarà battaglia davanti al Consiglio di Stato sul contributo di costruzione per la riqualificazione degli spazi commerciali di una palazzina in centro città. In primo grado il Comune di Conegliano ha vinto la causa nei confronti della società immobiliare Marisa, che aveva chiesto la restituzione delle imposte pagate (31.207 euro di oneri di urbanizzazione, oltre a 12.077 euro di tasse di costruzione).

A differenza di altri casi, il Comune di Conegliano è stato inamovibile e non ha fatto nessuno sconto. I giudici del Tar gli hanno dato ragione. La vicenda prende avvio nel 2014. L'immobiliare all'epoca aveva ottenuto il permesso a rivedere i negozi all'interno di un condominio dove ci sono appunto sia spazi commerciali, negozi, che appartamenti, residenziale.

Secondo l'impresa si trattava solo di una manutenzione straordinaria e perciò aveva chiesto la restituzione dei circa 43mila euro totali del contributo di costruzione, in base anche a una norma regionale. Il Comune di Conegliano si era opposto e l'immobiliare aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo.

«Non può essere trascurato – hanno sentenziato i giudici di primo grado - che la sola modificazione apportata ai prospetti, resasi necessaria per ricollocare gli accessi agli spazi commerciali, a loro volta, oggetto di revisione e di nuovo frazionamento, costituisce di per sé, secondo il prevalente indirizzo giurisprudenziale, chiaro indice sintomatico della non lieve incidenza dell’intervento sull’assetto del territorio, così da imporne la qualificazione come ristrutturazione edilizia».

Ora la società ha presentato appello al Consiglio di Stato e l'amministrazione comunale ha dato mandato ai propri legali di difendersi e confermare i 43mila euro di contributi. Le ristrutturazioni interne dei negozi vanno pagate anche al Comune oppure no? Deciderà il Consiglio di Stato. 

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