Conegliano piange Antonia, 104 anni storica "ostessa" delle Due Spade

CONEGLIANO. La storica titolare dell'Osteria Due Spade, Antonia Sartor, è scomparsa all'età di 104 anni. Per alcuni decenni, fino a circa la metà degli Anni Ottanta, aveva gestito lo storico locale di via Beato Ongaro. Era la più longeva barista della città, per sessant'anni ha servito dietro ai banconi. La cerimonia funebre sarà celebrata domani alle ore 15 nella chiesa dell'Immacolata di Lourdes. Il segreto della sua longevità è stato essere accudita, con enorme affetto, dalla sua figlia unica Anna Maria Romin. La figlia si è occupata della madre fino a pochi giorni fa, quando le condizioni di salute della centenaria hanno richiesto il ricovero in ospedale. Ieri si è spenta, il prossimo 5 gennaio avrebbe compiuto 105 anni. A Conegliano un tempo era conosciuta da tutti, per la sua attività. Originaria di Conegliano, dove è nata e ha sempre vissuto, abitava nel quartiere di Lourdes in via Bachelet. Fin da giovanissima iniziò a lavorare servendo consumazioni ai tavoli. «La sua vita è stata stata divisa tra lavoro, casa e famiglia», racconta commossa la figlia Anna Maria, «iniziò a lavorare quando aveva 14 anni e ha lavorato fino a 74, quando verso la metà degli Anni Ottanta ha ceduto l'osteria Due spade». La sua carriera da barista incominciò da ragazza in una pasticceria del centro città, quella che è adesso la pasticceria Alpago.
Erano gli Anni Venti, cambiarono diverse gestioni e lavorò in altri locali di Conegliano. Riuscì a mettersi in proprio e per molti anni fu la titolare dell'osteria Due Spade, una delle trattorie che hanno fatto la storia della Città del Cima. Lì passavano a mangiare e bere un buon bicchiere molti coneglianesi, preparati dalla signora Antonia. Lavorò fino a 74 anni, insieme al marito Ettore Romin, che dopo la pensione dall'attività di rappresentante, aiutò la moglie nella gestione del Due Spade, fino agli Anni Ottanta. Il locale situato sotto porta Monticano in via Beato Ongaro è tutt'oggi uno dei più caratteristici della città. Dopo essere andata a riposo e aver perso il marito, Antonia Sartor ha sempre vissuto insieme alla figlia. Una delle sue passioni era quella per la lettura. Una donna dall'animo buono, con una forte tempra, che ha saputo superare tutte le difficoltà e avuto una grande laboriosità. Fino ad una settimana fa ha continuano a vivere in casa, non le servivano medici e infermieri. Nonostante gli acciacchi della vecchia, Antonia Sartor ha goduto fino all'ultimo di una buona salute. Le cure e l'amore di Anna Maria le sono state di fondamentale aiuto per superare i cent'anni. Oltre alla figlia lascia la nipote Marisa.
Stasera alle 19 sarà recitato il rosario in sua memoria e domani alle 15 nella chiesa di Lourdes verrà dato l'ultimo saluto alla storica barista di Conegliano.
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