Conegliano perde l’università Chiuso il corso per infermieri

Il Senato accademico dell’università di Padova ha ufficializzato: niente lezioni in città nel 2018-’19 L’amarezza del professor Mario Plebani: «Soluzione imposta dal Miur, contestiamo questi tagli»

CONEGLIANO. Cancellato il corso di laurea in Infermieristica, almeno per il prossimo anno accademico 2018-2019. Stop lezioni a Conegliano, resteranno attivi solo i tirocini. È quanto è stato stabilito dal Senato Accademico dell’Università di Padova, alla luce del taglio di posti per alcuni corsi triennali deciso del Ministero. Il corso di laurea in Scienze Infermieristiche, insieme al corso in Assistenza sanitaria, era attivo a Conegliano da oltre dieci anni durante i quali si sono laureati oltre 450 infermieri e quasi 200 assistenti sanitari. Due corsi che funzionano, tanto che la maggioranza dei laureati delle due professioni sanitarie ha trovato occupazione entro un anno dalla laurea. Da tempo peraltro si parlava di questa “chiusura”, tanto che Carlo Agostini, presidente del corso di laurea in Infermieristica e Mario Plebani, presidente Scuola di medicina e chirurgia, sono dovuti intervenire con una nota, che spiega la decisione adottata per Conegliano e per Mirano (altro corso in Infermieristica soppresso). «La difficile decisione di accorpare la didattica frontale, mantenendo i tirocini pratici in tutte le due sedi dell’Usl 3 e dell’Usl 2, è stata assunta d’urgenza e consensualmente dall’Università di Padova e dalla Direzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto nell’agosto dello scorso anno – hanno scritto Agostini e Plebani - le motivazioni sono documentate e derivano dall’inatteso taglio dei posti per alcuni corsi di laurea triennali (tra cui Infermieristica) operato dal Ministero (MIUR) che, a fronte di accordi sui numeri complessivi per le professioni sanitarie, ha privilegiato alcune Regioni e ridotto i posti disponibili per gli Atenei del Veneto, soprattutto per Padova». Vista l’importanza del polo coneglianese universitario, che ha avuto oltre cento docenti che si sono alternati dal 2002 a 2017, oltre 900 studenti (180 tuttora in corso), prevalentemente provenienti dal bacino territoriale del Quartier del Piave, l’università patavina cercherà di operare per la riattivazione del corso. «La riorganizzazione del corso, quindi, si è resa necessaria per tali motivi, ma sono state fatte e sono tuttora in corso azioni presso le Istituzioni competenti per ripristinare i posti necessari per assicurare al Sistema Sanitario Regionale una corretta programmazione che eviti carenze nei prossimi anni di una figura, qual è l’infermiere professionale, sempre più importante per la qualità delle cure – hanno aggiunto i due presidenti - sono già programmati incontri fra le Università di Padova e Verona con le Autorità del Sistema Sanitario Veneto per individuare le soluzioni ai problemi che si sono creati per la decisione inattesa del Ministero di operare un taglio dei numeri programmati senza evidenti motivazioni».

Lo scorso novembre, a quindici anni dalla sua attivazione, fortemente voluta da Francesco Benazzi, all’epoca direttore sanitario dell’Usl 7 e oggi direttore generale dell’Usl 2 Marca Trevigiana, il corso di laurea in Infermieristica di Conegliano, per la prima volta, aveva ospitato anche la discussione della tesi di laurea per 49 studenti (quindi tutto l’intero percorso di studio era stato completato nella città del Cima).

Proprio in quell’occasione Benazzi aveva sottolineato come la “presenza dell’università rappresentasse uno stimolo e una ricchezza sia per l’Usl 2 che per il territorio. Di fatto il corso di laurea in Infermieristica, che ha durata triennale, rappresenta un ottimo investimento professionale: oltre il 50% dei laureati trova occupazione nelle strutture pubbliche e private entro i primi tre mesi dalla laurea, la quasi totalità entro l’anno; il cinque per cento circa cerca e trova opportunità in uno dei Paesi europei, in particolare in Inghilterra.

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