Green City e altri palazzi in centro a Conegliano: sit in dei consiglieri d’opposizione

Sopralluogo nell’area ex Tmci Padovan, dove sorgeranno tre grattacieli. Le opposizioni accusano l’amministrazione: «Zero visione sul futuro, costruzioni fuori scala e nessuna edilizia accessibile per giovani o famiglie»

Diego Bortolotto
La protesta dei consiglieri
La protesta dei consiglieri

Sopralluogo dei consiglieri comunali nelle aree da riqualificare in città, dove è prevista la costruzione di nuovi grattacieli. Ieri hanno iniziato dall'area ex Tmci Padovan, tra via Matteotti e via Maggiore Piovesana, in cui sorgerà Green City: tre skyline con 119 appartamenti. Ma in città c'è una vera corsa al mattone, in centro a partire dall'ex area Zanussi, dai quartieri di Lourdes a Campolongo.

«Manca una programmazione di sviluppo per una città vivibile», affermano le opposizioni. «Il privato è libero, può proporre quello che vuole – osserva il consigliere di Libertà civica e popolare, Stefano Dugone - ma la politica ha un dovere di programmazione e pianificazione urbanistica. Tra qui e l'ex Zanussi si vanno a costruire quasi 800 appartamenti, senza idea di sviluppo per Conegliano. Non c'è un ragionamento dell'amministrazione su ciò che vuole. Conegliano ha già tra le più altre densità di popolazione in Veneto, è già intasata e si continua a costruire. Manca anche un'indagine socio-demografica, oltre a un'indagine di mercato. Quello che si va a costruire non è per il ceto medio, nemmeno per i giovani, anziani soli o coppie separate, perché non è edilizia a buon mercato, né agevolata né convenzionata. E il quartiere non è coinvolto».

Popolari e Noi Democratici appaiono sulla stessa linea. «È evidente che a Conegliano, senza una vera previsione programmatica con obiettivo il futuro della città, rimane abbandonata alle iniziative estemporanee dei privati. Così si va solo a sbattere – afferma la capogruppo Dem, Francesca Di Gaspero -. Bisogna mettere in campo iniziative che promuovano lo sviluppo socioeconomico delle aree a partire dalle sue risorse e da gli interventi per politiche giovanili, formazione culturale, politiche per l'abitare. Pensando ai giovani, agli anziani, alle famiglie, agli alloggi in cohousing, ai nuovi cittadini di Conegliano che sono per lo più stranieri».

In consiglio durante la discussione sull'approvazione della Green City, si è assistito ad una diatriba tra il sindaco Fabio Chies e il consigliere dei Popolari, Filippo Secolo. «Non sono un equilibrista come mi ha definito il sindaco Chies in Consiglio – specifica il consigliere Secolo -. ma solamente una persona educata abituata a dialogare con tutti ed a considerare i diversi punti di vista, lo inviterei a fare altrettanto. Il mio era un appello ad una più attenta programmazione e alla valorizzazione del ruolo della politica».

Anche il consigliere Dem, Giovanni Maccarrone ha un suggerimento: «A Conegliano sembra che il sindaco si preoccupi di invogliare i privati ad investire, cosa meritoria, ma dimenticando completamente quale siano le esigenze delle cittadinanza e come far sì, che una città con dato di crescita demografica pari a zero, possa risalire la china. Magari invogliando i giovani a tornare ad abitare a Conegliano. Le case popolari, case da ristrutturare o comunque manutenere, credo siano 107, dopo una esperienza di convenzione di 6 anni, che non ha portato a nulla».

Al sopralluogo ha partecipato anche il consigliere Alessandro Bortoluzzi: rendering alla mano, con gli altri consiglieri. 

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