Conegliano, dottore in legge e mastro birraio

CONEGLIANO. La toga, per ora, può aspettare. Meglio i campi di orzo, e il sapore di una birra fresca. Jacopo Lorenzetto, 27enne di Conegliano, ha riposto nel cassetto il sogno di diventare avvocato (si era laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), ma dal cassetto ne ha estratto, e realizzato, un altro, di sogno: quello di aprire il primo “birrificio agricolo” all’interno della cintura del Prosecco. Un birrificio, cioè, in cui il produttore è anche proprietario delle materie prime: e infatti, Lorenzetto ha a disposizione anche 15 ettari di orzo, frumento e altre spezie come il coriandolo a Santa Lucia e San Biagio di Callalta, ai quali se ne aggiungeranno presto altri 15.
Il birrificio (che non è una birreria, e quindi non è aperto al pubblico: avrà soltanto uno spaccio per le degustazioni) è stato inaugurato sabato a Campidui, zona industriale di Conegliano. Ieri pomeriggio Lorenzetto era in azienda (Birrificio Lorenzetto il nome ufficiale) per il primo imbottigliamento della sua storia: «L’impianto può fare 190 mila litri all’anno, per questa prima volta spero di arrivare almeno a 80 mila. La maggior parte della birra prodotta finirà in fusto, quindi per bar e ristoranti, il resto in bottiglie da 0,75 e 0,33. Certo, se paragonati ai grandi nomi della birra noi siamo minuscoli, ma per il mondo delle birre artigianali questo è un impianto medio grande». Lorenzetto fa parte di quella schiera di giovani di Confagricoltura che hanno deciso di tornare alle origini. Anche se, al contrario di molti, lui non ha scelto il Prosecco. «Mi sono appassionato alla birra a Milano, mentre facevo l’università» spiega Lorenzetto. «L’Italia è in grado di dare un grande valore alla birra nostrana attraverso ottime materie prime e un microclima unico. Così ho deciso di tornare nella mia terra e tuffarmi in questa avventura. L’anno scorso ho fondato l’azienda agricola e ho iniziato la semina dei cereali. Quest’anno è partita la produzione di birre». Nel suo catalogo c’è anche una birra coneglianese nel nome, la Cima (Golden Ale), cento per cento orzo dal sapore amarotico.
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